Sit in dei grillini alla Regione: "De Luca dimettiti"

Caos sospensione, il M5S chiede di tornare al voto e i legali del presidente depositano il ricorso

Di Maio: "De Luca il più grande errore di Renzi, gli porteremo il conto di nuove elezioni"

Salerno.  

Su un grande lenzuolo bianco davanti al Palazzo della regione c'era scritto: "De Luca dimettiti", e mentre un centinaio di attivisti del Movimento cinquestelle chiedevano di tornare al voto, i sette consiglieri regionali grillini guidati da Valeria Ciarambino e dal vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, hanno portato un pacco vuoto con la faccia di De Luca: “questo è il pacco che De Luca ha fatto alla Campania”. Poi striscioni tricolori, fischietti e bandiere. Insieme ai consiglieri pentastellati eletti, hanno manifestato anche i disoccupati organizzati dei Bros e un gruppo di associazioni.

Avviata una raccolta di firme per chiedere le dimissioni del presidente della Regione Vincenzo De Luca, sospeso dal provvedimento del presidente del Consiglio dei Ministri venerdi scorso.

I grillini eletti in Consiglio hanno varcato la soglia del palazzo del Consiglio intenzionati a celebrare la prima seduta dell'Aula. Forza Italia e i partiti del centrodestra si sono autoconvocati in consiglio regionale.

“La comunicazione dell'annullamento della seduta è arrivata in maniera non formale - ha dichiarato la Ciarambino – a me personalmente è arrivata con un sms. Per questo abbiamo diffidato il consigliere anziano Rosetta D'Amelio che da compagna di partito di De Luca, ha voluto prendere tempo per consentire che il giudice ordinario si pronunci sul ricorso d'urgenza avanzato da De Luca”.

In mattinata i legali di De luca hanno depositato al Tribunale di Napoli il ricorso per l'annullamento del decreto del Presidente del Consiglio con cui è stata disposta la sospensione dalla carica.

“Siamo molto sereni sugli esiti del ricorso" - commenta l''avvocato Lorenzo Lentini - "Auspichiamo tempi brevi nella decisione dei giudici e chiediamo un provvedimento cautelare nelle more del pronunciamento della Corte Costituzionale che il 20 ottobre prossimo dovrà esprimersi sulla questione di legittimità delle legge Severino".

La data di scadenza è il 12 luglio, quando termineranno i 20 giorni dalla proclamazione degli eletti utili per convocare la prima seduta del parlamento regionale. Il giudice ordinario dovrà duinque esprimersi prima di questa data per lasciare a De Luca l'agibilità di insediarsi e nominare la giunta. In caso contrario si aprirebbe uno scenario più che caotico, di estrema incertezza, dove non si può escludere l'indizione di nuove elezioni.

“Manderemo a Renzi il conto – tuona Luigi Di Maio – perchè De Luca è un suo errore, e dovrà essere il premier a pagare le conseguenze di questo disastro” ha concluso il vicepresidente della Camera. 

Rossella Strianese