Giunta regionale, identikit degli assessori

Volti da dietro le quinte, professoroni da 110 e lode, nessun nome mediatico: ecco chi sono

Le deleghe pesanti restano in mano al "clan dell'Arechi" , e già si parla di "salernocentrismo"

Salerno.  

Lo aveva promesso: vi farò sognare, e la sorpresa è arrivata. Una valanga rosa in giunta, De Luca rivendica di aver scelto gli assessori in piena autonomia, senza fare mercato. I partiti non ci sono o, se ci sono, sono rappresentati da volti tutti da scoprire, da nomi con un’esperienza amministrativa tutta da guadagnarsi sul campo. E per il premier Renzi questa squadra è un "vero e proprio capolavoro".

Ai dipendenti De Luca ha lanciato un messaggio chiaro: la musica è cambiata, l'unico elemento di valutazione sarà il merito e la produttività. In Regione non ci sarà più posto per lobby e bandiere di partito. Ma sulla distribuzione delle deleghe è già scoppiata la polemica. Si parla già del "clan dell'Arechi", e soprattutto si critica la scelta di lasciare per sé e il fedelissimo Bonavitacola tutte le deleghe più pesanti.

Che De Luca sia un accentratore non è una novità. Ma dietro questa scelta ci sarebbe una strategia precisa: non è la logica dell’uomo solo al comando,sostengono fonti vicine al governatore, ma è l’«atto di coraggio» di chi in campagna elettorale si è assunto la responsabilità diretta sulle emergenze più gravi della Campania. Soprattutto nei primi mesi De Luca si gioca molto: con Bonavitacola e il terzo salernitano che lavorerà dietro le quinte, il capo di gabinetto Sergio De Felice, si sentirà più tranquillo a costo di essere accusato di “Salernocentrismo”.

Ma chi sono i nuovi assessori regionali? Volti da dietro le quinte, professoroni da 110 e lode, nessun nome mediatico.

Serena Angioli, romana di 52 anni andrà ad occuparsi dei fondi europei. A Bruxelles la Angioli c'è già stata più volte, è una macchina che conosce bene, ci ha lavorato al fianco dell'ex sottosegretario Pasquale Viespoli e con il governatore della calabria Scopelliti.

Valeria Fascione, 48 anni, napoletana ha già un'esperienza alla regione come dirigente ai contratti di prhramma con l'ex assessore andrea cozzolino. Si occperà di internazionalizzazione e star up.

Lidia D'Alessio, docente di economia aziendale a Roma, titolare della cattedra di organizzazione aziendale alla Luiss, originaria di caserta, sarà il nuovo assessore al bilancio.

Lucia Fortini, 41 anni napoletana, commercialista, già consulente all'istruzione degli ex assessori Buffardi e Gabriele durante l'era Bassolino, proviene dal giro migliorista dell'ex presidente napolitano, avrà la delega alla scuola e alle politiche sociali.

Sonia Palmieri, 42 anni, siciliana residente a Piedimonte matese, avvocato lavorista, molto impegnata nel sociale, è amministratrice di Charisma società di formazione, a lei de luca ha affidato l'assessorato alle risorse umane e lavoro.

Chiara Marciani è il più giovane assessore della giunta De Luca, ha 37 anni, sposata con due figli si occperà di formzione e pari opportunità. Esperta dei Por i programmi operativi regionali finanziati dalla fondo comunitario.

Amedeo Lepore, 57 anni, unico assessore ad avere un profilo più politico, proveniente dalla corrente migliorista del pd docente di storia economica alla seconda università di napoli e componente del cda della Svimez. Si occuperà di ttività produttive.

Fulvio Bonavitacola, 57 anni avvocato amministrativista, già deputato del Pd, ha vinto la sfida a distanza con l'ex rettore raimondo pasquino ed è diventato vicepresidente. Ma ora dovrà scegliere tra Roma e Napoli, l'iter per l'incompatibilità è già statoavviato al suo posto arriverà alla camera un altro salernitano tonino cuomo.

Giovedì pomeriggio si va in aula per l’insediamento del Consiglio regionale al Centro direzionale. In pole position per la presidenza è sempre l’irpina del Pd Rosetta D’Amelio. De Luca dovrà leggere il programma di governo per i prossimi cinque anni. Tra i primi impegni ci sarà l’incontro con il sindaco Luigi de Magistris.

rostri