Comune di Salerno, si dimettono Cascone e Picarone

Protocollate questa mattina le dimissioni dei due assessori. Non vi sarà la corsa alla successione

Salerno.  

Lasciano Luca Cascone e Franco Picarone. Le dimissioni da assessori all’Annona e alla Mobilità rispettivamente, sono state protocollate questa mattina a Palazzo di Città. Franco Picarone, dopo oltre un decennio a Palazzo Guerra nelle funzioni d’assessore al Bilancio prima e all’Annona poi, ha protocollato le sue dimissioni. Così come il collega Luca Cascone, assessore alla Mobilità, questa mattina hanno protocollato a Palazzo di Città le proprie dimissioni rimuovendo, di fatti, la propria incompatibilità nel doppio ruolo fra Comune e Regione.

“Avevo già anticipato le mie intenzioni. – ha affermato Franco Picarone – Non si tratta di doppio incarico, ma credo che il Comune di Salerno abbia raggiunto una propria stabilità all’interno dell’esecutivo. Per quanto mi riguarda, adesso ho la possibilità di impegnarmi ancora di più nel ruolo che mi attende in seno alla Regione Campania. C’è molto da lavorare e siamo tutti protesi a cercare di dare uno slancio in avanti alla Regione”.

Il primo ad annunciare le proprie dimissioni è stato, però, Luca Cascone che l’ha comunicato sulla sua home page di facebook. “Dopo oltre 7 anni questa mattina ho protocollato le dimissioni dal ruolo di Assessore alla Mobilità. In questo lungo periodo - scrive Cascone - ho provato a svolgere questo ruolo con abnegazione e disponibilità, commettendo sicuramente diversi errori, ma impegnandomi quotidianamente a risolvere ogni singolo problema mi fosse sottoposto. Continuerò da altri luoghi ad impegnarmi per la mia città, per tutto il territorio provinciale e non solo, restando ovviamente a disposizione dell'amministrazione di Salerno per tutti i contributi che potrò ancora fornire”.

Adesso, però, non dovrebbe aprirsi la lotta alla successione, visto che nelle intenzioni del sindaco Napoli si dovrebbe procedere alla ridistribuzione delle deleghe con i componenti restati dell’esecutivo. Si scongiurerebbe, così, il rimpasto con nuovi ingressi in Consiglio.

 

Antonio Roma