Gli ex fedelissimi deluchiani alla resa dei conti per il No

Scende in campo Argentino ma altri sono decisi a seguirlo, consiglieri uscenti già in bilico

Salerno.  

Il confronto politico sul referendum costituzionale, di cui ancora non si conosce la data della chiamata alle urne, potrebbe essere l’occasione per una parziale resa dei conti a Salerno. Soprattutto nei confronti del governatore De Luca anche alla luce delle recenti amministrative dello scorso giugno. E dire che il risultato di Salerno e della provincia, secondo i piani dem, dovrà essere netto ed inequivocabile, soprattutto perché in prima persona c’è Piero De Luca, con l’affermazione che dovrebbe diventare spendibile per un’eventuale candidatura alle Politiche del 2018. Una posizione di prestigio, per alcuni blindata, che permetterebbe al primogenito del governatore di percorrere la stessa strada di qualche anno fa vero Roma.

Di mezzo ci sono, però, ex fedelissimi. Come Ferdinando Argentino, ex presidente di Salerno Energia Holding, coordinatore del Comitato salernitano per la Democrazia Costituzionale, sceso direttamente in campo. E non è la prima volta che uno dei fedelissimi del governatore si ritrova su opposte barriere, visto che nelle primarie per la scelta del segretario nazionale Dem si schierò a favore di Pippo Civati. Ma la frattura era già compiuta, con i due ormai molto distanti. E non sarebbe il solo, visto che altri fedelissimi starebbero lavorando già da tempo su opposte barriere.

Fra questi, secondo indiscrezioni, ci sarebbero anche ex consiglieri comunali pronti a schierarsi contro la linea dem cittadina. Forse per idee differenti sul referendum costituzionale e molto per la gestione delle recenti Amministrative di Giugno che non sembra essere piaciuta molto. E da qui alcuni ex consiglieri sarebbero pronti a saltare la linea di confine, delusi dall’atteggiamento del management dem cittadino, per quello che sarebbe una piccola resa dei conti da parte degli ex fedelissimi.

 

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