"Rivedere i sistemi fognari delle frazioni collinari"

La richiesta in Commissione Urbanistica, aumentate le abitazioni in tilt gli scarichi

Salerno.  

Uno screening sui collettori fognari delle frazioni collinari. Giovi, Matierno, Cappelle, Brignano – giusto per citarne qualcuna, hanno bisogno di una revisione di portata anche in relazione a quello che è stato l’insediamento di cittadini negli ultimi anni. La richiesta direttamente in commissione Urbanistica, con alcuni commissari che hanno avanzato criticità al sistema fognario a monte del capoluogo, con molti residenti a segnalare disagi pressoché frequenti. Una richiesta che, al momento, rischia di restare soltanto sulla carta, vista l’esiguità del personale a disposizione nel Settore Manutenzioni del Comune di Salerno. In totale ci sarebbe la disponibilità di solo 12 operai disponibili e quasi in età pensionabili. Che tra l’altro sono chiamati ad intervenire su quasi tutte le “deficienze” quotidiane che si verificano a Salerno.

Come dire, piove sul bagnato oltre alla cronica difficoltà di liquidità per effettuare tutte le manutenzioni possibili. Ma non sono solo le fogne delle frazioni collinari ad essere chiamate ad un attento screening anche sulla stessa portata che è notevolmente aumentata. C’è anche da verificare il sistema fognario della città a valle, anche questo più che datato. Si tratta di un collettore che principale che scorre lungo la direttrice del lungomare, collegato con il depuratore. La peculiarità resta che non vi è la suddivisione fra le acque nere e bianche e quando vi sono eccessi d’acqua piovana, secondo i dettami di legge, il surplus è scaricato a mare.

E di questi scarichi d’emergenza direttamente in mare vi sono 8 punti, con alcuni chiaramente visibili come sul Lungomare Marconi che, quest’estate, è balzato agli onori della cronaca proprio con un caso di “troppo pieno” dopo un’improvvisa bomba d’acqua. Da qui i casi di scarichi a mare, proprio per il fenomeno del “troppo pieno”, con le eventuali anomalie strutturali di un sistema ormai datato che rischiano di restare un problema irrisolto proprio per la mancanza di fondi a disposizione.

 

anro