Fonderie, il Presidio Permanente snobba il Consiglio

L’associazione non seguirà la discussione comunale sulle Pisano: «Non è più tempo di proclami»

Piena fiducia nell’operato della Magistratura e condanne per la Politica: «Ci siamo sentiti abbandonati dalle Istituzioni municipali e regionali, pronti ad opporci a soluzioni che portino danni a salute ed ambiente»

Salerno.  

L’associazione che raccoglie i residenti in protesta per i fumi di lavorazione delle Fonderie Pisano non ci sarà in Consiglio domani mattina. Il Presidio Permanente passa la mano e lascia il campo alla discussione dell’odg di domani mattina previsto come ultimo punto nel calendario dell’assise comunale. Per i residenti che, in questi mesi, hanno protestato gomito a gomito con i colleghi di “Salute e Vita”, giudicano tardivo l’ingresso nel consesso comunale di Salerno di un argomento da anni particolarmente dibattuto.

E forse anche perché il punto di discussione inserito nell’assise è arrivato al termine di una audizione in Commissione consiliare “Ambiente” di una delegazione di operai dello storico opificio. Nonostante le continue richieste dei mesi scorsi di un Consiglio monotematico e in simultanea con i Comuni di Pellezzano e di Baronissi, anche loro coinvolti dai fumi di scarico dello stabilimento di Fratte.

«L’Associazione chiarisce la propria assenza considerando inaccettabile ed inutile la tardività di una discussione in tale sede. – si legge nella nota  - Non è più ormai il tempo di dispute, proclami, reclame e fantasiose soluzioni: oggi ci si deve affidare al lavoro serio e dettagliato della Magistratura. Per troppo tempo i cittadini della Valle dell’Irno non sono stati ascoltati sulla grave problematica riguardante l'inquinamento prodotto dalle Fonderie Pisano. Dalle indagini della Magistratura emergono ipotesi di reato gravissime di una fabbrica con dolose inosservanze e gravi inadempienze sulle quali non può mediare né il Consiglio comunale né il Consiglio regionale. Ora sta alla Magistratura perseguire le eventuali responsabilità e dar fine al doloroso scempio che ha coinvolto la Valle, la città e zone limitrofe dei comuni di Pellezzano e Baronissi; non esistono compromessi se non giudicare legalmente i danni alla salute delle persone e all'ambiente».

La chiosa della lunga nota, con particolare fiducia nell’operato della Magistratura è praticamente un monito alle istituzioni politiche. «Come cittadini ci siamo sentiti abbandonati per troppo tempo dalle Istituzioni municipali e regionali. – concludono – Come Presidio Permanente ci opporremo a soluzioni politiche che arrechino ulteriori danni alla salute delle persone e all'ambiente». 

 

Redazione