La grande occasione da ex: Rosina ritrova il Bari

Il fantasista era ad un passo dal ritorno in Puglia prima del no di Stellone

Salerno.  

Quando l'anno scorso venne a giocare a Salerno da avversario, il pensiero dei tifosi granata presenti sugli spalti era praticamente unanime: "Ad avercelo noi un calciatore come lui". Tre mesi e mezzo dopo, al termine di una trattativa lunga, estenuante e ricca di polemiche, Alessandro Rosina firmò un quadriennale proprio con la Salernitana scatenando l'entusiasmo di una tifoseria che, al contrario, a oggi lo indica come la più grande delusione di questa stagione. Nel match d'andata, schierato in un ruolo a lui congeniale dal neo arrivato Bollini, il fantasista calabrese disputò una delle migliori partite con la maglia granata, contraddistinta da tante giocate d'alta scuola e da due legni clamorosi che ancora oggi gridano vendetta. Accolto trionfalmente dal pubblico del San Nicola, Rosina salutò con affetto i suoi ex tifosi consapevole che, senza il no di Stellone (che voleva Soddimo), probabilmente avrebbe vestito ancora la maglia biancorossa. Decisivo anche il diktat del Catania che, in nome dei buoni rapporti con il ds Fabiani e con la società della Salernitana, diede parola a Lotito e Mezzaroma rifiutando tutte le altre proposte. Martedì il numero 10 granata ritroverà il posto da titolare dopo la panchina di Vercelli e indosserà la fascia di capitano, riconoscimento meritato per un atleta che ha accettato- e sta accettando- i mugugni di parte della tifoseria senza mai fare polemica e assumendosi le sue responsabilità. Chissà che in queste ultime cinque partite la Salernitana non possa trovare in casa un nuovo rinforzo. Per qualificarsi ai play off- e provare a vincerli- c'è bisogno del miglior Rosina: i gol contro Pisa e Latina e l'assist a Coda con il Brescia siano soltanto l'inizio...

Gaetano Ferraiuolo