VIDEO | Bernardini: "Resto a Salerno, vorrei rinnovare"

Il centrale: “Felice se Coda restasse. L’Arechi un fattore da sfruttare di più”

Salerno.  

Premiato ieri pomeriggio dal club Mai Sola e indicato dai tifosi come miglior calciatore della stagione, Alessandro Bernardini ha ringraziato il popolo granata per l’incessante sostegno e per il grande affetto dimostratogli durante il campionato. Ai microfoni di Granatissimi.Ottopagine ha rilasciato una lunga intervista esclusiva che potrete ascoltare integralmente anche nel video che vi proponiamo:

Quanto fa piacere ricevere questi premi?

“Non è retorica dire che mi rendono felicissimo e orgoglioso, ancor di più perché il riconoscimento arriva direttamente da quei tifosi che ci seguono dappertutto e che vivono la passione per la Salernitana in modo viscerale. E’ un pomeriggio molto importante per me: Salerno mi ha dato la possibilità di rilanciarmi a buoni livelli dopo un periodo non semplice della mia vita e della mia carriera, se sono riuscito a trasmettere qualcosa alla gente non posso che esserne fiero. Li ringrazio ancora, ci hanno spinto per tutto l’arco del campionato senza mai smettere di incitarci: ho giocato anche in altre città calde, ma questa piazza è davvero unica e non ha paragoni”.

Quanto ha inciso l’Arechi nella vostra grande rimonta?

“Sicuramente è una componente che incide, molte volte siamo riusciti a portare a casa un risultato positivo anche grazie al sostegno del dodicesimo uomo. In altre circostanze, invece, non siamo stati bravi e furbi noi a sfruttare maggiormente questo fattore, avremmo dovuto coinvolgere maggiormente il nostro pubblico per far tremare ancor di più le gambe agli avversari. Attaccare sotto la curva Sud dà tanti stimoli in più, ma se i calciatori non hanno la personalità giusta purtroppo questo stadio può trasformarsi in un’arma a doppio taglio”.

Soddisfatto per la salvezza o rammaricato per il mancato raggiungimento dei play off?

“Un po’ tutte e due le cose: al di là del valore degli avversari che si sono qualificati agli spareggi, ritengo che questa Salernitana sia una buonissima squadra che ha avuto il demerito di perdere qualche punto pesante per strada. Mi vorrei soffermare un attimo sulla partita interna col Frosinone: c’era un clima di festa, uno stadio spettacolare, una cornice di pubblico stupenda, si erano create anche mediaticamente aspettative importantissime e si parlava di gara da dentro o fuori. Forse abbiamo pagato questa situazione, se avessimo giocato con un pizzico in più di serenità e spensieratezza le cose potevano andare diversamente”.

Come mai siete venuti meno nel momento decisivo della stagione?

“Credo che, nel complesso, il nostro sia stato un ottimo girone di ritorno, qualche passo falso ci può stare e non si poteva certo vincere sempre. Paghiamo a caro prezzo il magro bottino delle prime 15-20 giornate, abbiamo buttato tanti punti per strada e ci siamo ritrovati per troppo tempo in una zona di classifica non consona alle nostre qualità. Dopo esserci salvati a fatica l’anno scorso, ho temuto che anche stavolta avremmo dovuto lottare per tirarci fuori dai play out: per fortuna la svolta c’è stata, abbiamo trovato la quadratura del cerchio anche grazie al mister chiudendo nella parte sinistra della graduatoria”

I tifosi ti apprezzano perché nei momenti difficili ci hai sempre messo la faccia…

“E’ giusto che sia così, è importante che i calciatori si confrontino quotidianamente soprattutto quando le cose non vanno per il verso giusto. Spesso sentivo parlare di arbitri, sfortuna, episodi, ma in campo andiamo noi e dobbiamo avere la forza di assumerci sempre le nostre responsabilità perché siamo noi in primis a determinare i risultati e non vogliamo avere alibi. Quando la colpa è nostra dobbiamo ammetterlo senza fare troppi giri di parole”.

Gli arbitri secondo te non hanno ostacolato il cammino della Salernitana?

“Secondo me no, tutto sommato non ci sono stati episodi così negativi. Qualche partita è stata accompagnata da tante polemiche, è vero, ma non mi sono mai soffermato su queste situazioni”

Quale sarà il tuo futuro?

“Ho ancora un altro anno di contratto e vorrei restare a Salerno, a breve contatterò la società per capire se ci sono i presupposti per rinnovare. In caso contrario andrei avanti senza problemi con la casacca granata”

A Coda cosa consiglieresti?

“Di restare con noi. Battute a parte, è un ragazzo molto intelligente e saprà valutare con serenità quale possa essere la soluzione migliore. Vi posso assicurare che è legatissimo alla città, alla tifoseria e alla maglia granata”

E se la A chiamasse BernardinI?

“Non credo si ponga il problema”

Servizio a cura di Maurizio Grillo e Gaetano Ferraiuolo