Una Salernitana evidentemente stanca dopo i pesanti carichi di lavoro sostenuti in queste settimane batte per 2-0 la Gelbison e mette altra benzina nelle gambe in vista dell'esordio in campionato. A decidere la partita sono stati Valerio Mantovani e Alessandro Rosina: il primo ha sfruttato al massimo un assist di Vitale su calcio d'angolo, il secondo ha trasformato impeccabilmente un calcio di rigore conquistato con caparbietà da Ricci. Nel complesso una prova luci e ombre, condizionata dal forte caldo e dalla voglia dell'avversario di mettersi in mostra a cospetto di una squadra di serie B. Bollini non è apparso molto soddisfatto: poche verticalizzazioni, zero cross dal fondo per Bocalon, centrocampo più dinamico rispetto al passato e capace di garantire inserimenti in area senza palla.
Squadra sulle gambe, si segna solo su palla inattiva
Il dato di fatto è che questa squadra continua a segnare quasi esclusivamente sulle palle inattive, un limite che non può non far riflettere la società. La cronaca è presto fatta. Nel primo tempo, dopo 15 minuti di relativa sofferenza, la Salernitana ha alzato i ritmi creando con Sprocati due buone occasioni: attento il portiere avversario a deviare in angolo volando all'angolino. Mantovani, al 22', ha sbloccato lo 0-0 restituendo serenità a una squadra che cercava di mettere in pratica i dettami del mister, ma che faceva molta fatica. Il raddoppio è storia del 31': bello scambio Minala-Ricci, Rosina spiazza il portiere e raddoppia. Prima del duplice fischio colossale occasione per uno spento Bocalon, ma l'ex Alessandria sparava addosso al numero uno ospite.
Nella ripresa girandola di cambi, un paio di belle parate di Adamonis e null'altro: la Salernitana vince 2-0, ma non convince in pieno. Tra le note positive un Tuia particolarmente autoritario, Della Rocca padrone del centrocampo e Sprocati intraprendente sulla sinistra. La certezza, tuttavia, è che c'è davvero tanto da lavorare. Anche sul mercato...
Gaetano Ferraiuolo
