Salernitana, un osso duro per tutti che può crescere ancora

4 punti tra Avellino e Frosinone, bottino da squadra importante. L'anno scorso...

Salerno.  

Quando pareggi contro la squadra più forte del campionato e torni a casa con un pizzico di amaro in bocca mentre l'avversario parla di "punto importantissimo su un campo difficile" esultando quasi come avesse vinto, significa che hai intrapreso la strada giusta. Del resto Lotito lo sta dicendo da tempo: questa Salernitana, al netto di qualche limite tecnico e della discontinuità palesanta sovente nell'arco dei 90 minuti, può davvero giocarsela alla pari con tutti. I numeri, da questo punto di vista, confortano il lavoro svolto sin qui da società, dirigenza e staff tecnico: i granata segnano quasi sempre, non sono mai stati messi sotto da nessuno, sono i meno battuti della B e hanno rimontato con frequenza partite apparentemente compromesse. In B, del resto, ottenere 7 risultati utili consecutivi e perderne solo una su dieci (a Carpi, tra l'altro dopo aver dominato) è "tanta roba", ancor di più perchè la classifica è cortissima e la Salernitana, punticino dopo punticino, la sta scalando con bravura e spirito di sacrificio.

Una cosa è certa: tutti noi avremmo firmato per conquistare 4 punti tra Avellino e Frosinone, squadra destinata a lottare per il vertice fino al termine del campionato e che, fatta eccezione per i primi 20 minuti, ha trovato nei granata un ostacolo difficile da superare. Perchè, al di là del gioco e della tattica, i granata corrono, lottano, ci credono, ci provano, forse manca ancora la consapevolezza dei propri mezzi e quel coraggio che è venuto meno quando ci si è trovati, come a Parma, in superiorità numerica. Al momento, almeno guardando la classifica, si può dire che la Salernitana, senza proclami e con un profilo basso, ha pareggiato senza mai soffrire contro l'attuale capolista, rifilato tre gol alla Ternana, frenato un Pescara che lotta dichiaratamente per la A, rimontato a Vercelli (e quel punto, oggi, va valutato molto diversamente rispetto a quanto accadde all'epoca), battuto nettamente lo Spezia, rimontato due gol a Parma, stravinto il derby di Avellino grazie a un super finale e bloccato una big come il Frosinone. L'anno scorso, con Coda, Gomis e Donnarumma in campo, contro i ciociari il tabellino diceva 0-3 già dopo i primi 45 minuti, un match senza storia a prescinere dagli errori arbitrali.

Oggi, pur senza bomber da doppia cifra (Bocalon è bravo e anche Coda all'inizio faticò, ma ci vuole più "cazzimma") e portiere di qualità assoluta, la Salernitana inizia a convincere. Perchè ha un gruppo, perchè ha un'ottima preparazione atletica alle spalle, perchè tutti sono utili e nessuno è indispensabile, perchè c'è una piazza che la spinge e le sta facendo capire cosa significhi indossare la maglia granata. Ieri la presidenza è tornata allo stadio in simbiosi, con Mezzaroma in città sin dalle primissime ore del mattino e un Lotito carico come non lo si vedeva da tempo. La sensazione è che il vento stia cambiando e che man mano quest'organico stia conquistando anche gli scettici. In fondo basta poco per potersi divertire, in un pazzo campionato come quello di quest'anno. A Novara, dunque, senza paura, senza pensare che i piemontesi hanno battuto Frosinone e Palermo dominando in lungo e in largo. Sarà un bel banco di prova, ma la Salernitana ha tutto per vincere ancora...

Gaetano Ferraiuolo