Serie B, le squadre campane a confronto

E' il Benevento la vera sorpresa della stagione

Salerno.  

Dopo 540’ di gioco, iniziamo a tracciare un bilancio per quanto concerne i rendimenti finora prodotti dalle tre società campane militanti in serie B.

BENEVENTO - Il Benevento ha avuto un inizio stagionale al di sopra delle più rosee aspettative: tutti credevano che la società giallorossa avesse allestito una compagine ben attrezzata ed assortita, ma crediamo che davvero in pochi avrebbero pronosticato per i sanniti il perdurare dell’imbattibilità fino a questo punto della stagione. Baroni ha plasmato la squadra a propria immagine e somiglianza, imprimendo un preciso stile di gioco ad un gruppo che ha finora raccolto un bottino in perfetta media inglese, se non avesse dovuto fronteggiare il punto di penalizzazione comminato per vicende relative alla passata stagione. L’esordio contro la Spal è stato titubante nell’atteggiamento iniziale, ma trionfale ai fini del risultato. Con personalità, gli stregoni hanno sfiorato, poi, il colpaccio a Modena contro il Carpi, trascinati dal genio di Falco e dalle parate di Gori, in quell’occasione sceso in campo in sostituzione di Cragno, impegnato con l’Under 21.

Gli stregoni hanno bissato il 2-0 inflitto alla Spal nella sfida contro il Verona, sfruttando a pieno la superiorità numerica avuta in proprio favore per la quasi interezza della sfida. Poi sono arrivati due 1-1 di fila contro Latina e Pro Vercelli in cui la squadra non ha brillato, ma ha saputo preservare il punto, mentre l’exploit lo si è avuto al San Nicola. Lì i giallorossi hanno vinto col piglio della grande squadra, fronteggiando a viso aperto la blasonata compagine allenata da Stellone ed annichilendola nel secondo tempo grazie alle pregevoli marcature che hanno permesso di avere un risultato di proporzioni così larghe. La vera sfida sarà confermarsi perché, checché ne dicano in Sannio (“ci mancano 40 punti alla salvezza”), se si prosegue su questo passo, sognare è più che lecito, specie in virtù del fatto che il Benevento condivide l’imbattibilità solo con lo Spezia.

SALERNITANA - La Salernitana ha avuto un rendimento altalenante, condizionato da un calendario a dir poco terribile. In serie, i ragazzi di Sannino hanno affrontato Spezia, Verona, Novara, Vicenza, Cesena e Trapani: quattro squadre che lo scorso anno hanno centrato i playoff, una neoretrocessa dalla A e che sta affrontando il campionato con le stimmate della corazzata, solo un avversario apparentemente alla portata e che, invece, ha messo lo sgambetto inaspettatamente (i veneti biancorossi). Di Sannino si potrebbero dire le stesse cose che abbiamo riportato in alto parlando di Baroni: la squadra rispecchia pedissequamente il carattere del proprio condottiero e lotta su ogni pallone. In carriera, il tecnico di Ottaviano è rinomato per essere bravo nella fase difensiva e, dopo alcuni errori di reparto che hanno comportato alcuni gol al passivo, sembra abbia trovato il giusto equilibrio per proteggere la porta difesa da Terracciano. Stesso discorso può dirsi per il reparto offensivo: il vero ago della bilancia è Alessandro Rosina. Si è perfettamente consapevoli che è un calciatore eccezionale e Sannino gli sta cercando la posizione in campo maggiormente confacente alle sue caratteristiche.

L’esordio di La Spezia è stato particolarmente positivo per la Salernitana, brava nel primo tempo a passare in vantaggio, neutralizzando gli attaccanti liguri. Se non fosse entrato Iemmello (successivamente andato al Sassuolo), difficilmente i ragazzi di Di Carlo avrebbero pareggiato. La gara contro il Verona ha lasciato un po’ di amaro in bocca perché con un po’ di fortuna in più i campani avrebbero potuto fare il colpaccio. Contro il Novara c’è stato un mezzo blackout e la squadra è stata incapace di reagire, tirando solo una volta verso le specchio della porta, per giunta su punizione. La gara contro il Vicenza ha messo in evidenza un problema caratterizzante (troppi gol incassati nei minuti iniziali), poi è sembrata potersi raddrizzare ed è stata persa per ingenuità. Successivamente è arrivato il pari strappato al Manuzzi di Cesena, nonostante un po’ di sofferenza, ed infine la vittoria netta conseguita ai danni del Trapani. Ora i granata affronteranno Spal e Benevento: dopo queste due gare contro neopromosse, arriverà un periodo contraddistinto da partite abbordabili sulla carta e lì capiremo davvero quali prospettive future avrà la Salernitana.

AVELLINO - L’Avellino è la nota stonata per quanto concerne le tre campane, ma solo da un punto di vista del rendimento statistico. La squadra di Toscano, profondamente cambiata rispetto allo scorso anno ed incentrata su diversi giovani di belle speranze e dal sicuro garantito, avrebbe potuto raccogliere molto più fino a questo momento. Gli irpini hanno ancora un poco invidiabile “zero” nella casella vittorie, al pari di Trapani e Latina. La società bianco verde si è affidata alla guida di un tecnico preparato, alla pari degli altri colleghi campani: Toscano ha sposato l’idea di gioco della difesa a tre e la sta perseguendo con continuità. Solo i risultati non gli stanno arridendo, ma il gioco espresso non è per nulla deficitario. Quando Ardemagni tornerà ad essere il cecchino infallibile che tutti conoscono, l’Avellino porterà a casa risultati importanti.

All’esordio stagionale, Castaldo ha evitato il ko interno contro il Brescia. Poi è arrivato lo stop all’inglese rimediato a Chiavari, seguito dal pareggio a reti bianche contro il Trapani al Partenio. La sfida al Bentegodi di Verona era troppo proibitiva per gli irpini, specie in virtù del fatto che gli scaligeri, già fortissimi di per sé, scendevano in campo adirati e motivati dopo il solo punto raccolto nelle sfide contro le altre due campane. Le ultime due gare sono state lo specchio dell’avvio di campionato prodotto dall’Avellino: dapprima Ardemagni ha fallito il penalty ed il Cittadella ha fatto sì che si materializzasse la legge non scritta del calcio (“gol mancato, gol subìto”), poi lo stesso bomber ex Perugia ha sprecato al Menti di Vicenza diverse occasioni per regalare il successo esterno alla sua squadra, fermata sul pareggio a reti bianche. Strada facendo, l’Avellino risalirà posizioni in classifica.

Corrado Barbarisi