Ultras e sociale, il grande cuore della curva granata

Dalla lotta per Armandino alla battaglia contro la SMA: salernitani sempre in prima linea

Salerno.  

"La parola ultras è spesso associata alla delinquenza, in realtà siamo persone che amano il calcio, la Salernitana e che hanno sempre aiutato chi soffre" ha detto il capo ultras della Nuova Guardia Mino Caputo durante un'intervista, il modo migliore per presentare l'ennesima iniziativa che vede la curva granata assoluta protagonista. Un messaggio inequivocabile ed uno spot per il calcio, tutto rivolto a chi continua a sminuire un mondo che meriterebbe maggior fiducia, rispetto e considerazione. Tutti in campo per Francesco, bambino afflitto da una rarissima malattia al fegato e che necessita di un trapianto: la sua famiglia, a Torino, attende la lieta notizia e riesce ad andare avanti anche grazie al sostegno di una curva che si dimostra "dodicesimo uomo" non solo sugli spalti, ma anche e soprattutto nella vita. Nei decenni la torcida granata si è sempre contraddistinta e le iniziative benefiche sono state innumerevoli. Di recente sono stati donati trenta lettini all'ospedale "San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona", reparto oncologia, ma non dimentichiamo il contributo- anche economico- per il piccolo Armandino, capace di unire tifoserie storicamente rivali con il suo grande sorriso e con quella voglia di non arrendersi mai.

E ancora. La raccolta fondi per l'associazione SMAisoli del dottor Gianluca Francese, la costruzione di un asilo in Tanzania, il contributo volontario nelle zone distrutte dal terremoto, l'aiuto alla piccola Maria Pia Lourdes (purtroppo deceduta), i memorial del club Spartani Salernitani dedicati ad Enzo, Ciro, Peppe e Simone in collaborazione con associazioni che operano nel sociale, la storica iniziativa "Granatissimi di Cuore" che coinvolse salernitani sparsi in tutt'Italia e che permise a 350 ragazzi bisognosi di assistere dal vivo alle partite della Salernitana, la tanta beneficenza fatta lontana dalla luce dei riflettori dagli ultras della curva Sud dedicata a quel Siberiano che è sicuramente orgoglioso di tutti loro. Salerno, da questo punto di vista, ha già vinto: chapeau!

Gaetano Ferraiuolo