Dirty Soccer 3 "irricevibile". D’Eboli: "Ho vissuto un incubo"

Salernitana-Barletta, nessun illecito

Salerno.  

Il Tribunale Federale Nazionale-Sezione Disciplinare ha dichiarato “irricevibile” il deferimento relativo all’ultimo processo di calcio scommesse “Dirty Soccer 3”, facente parte del procedimento penale Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro. Nella fattispecie le gare sotto inchiesta erano: Martina-Paganese del 20/12/2014, Pistoiese-L’Aquila del 12/04/2015, Salernitana-Barletta del 25/04/2015, Vigor Lamezia-Casertana del 25/04/2015,Tuttocuoio-Gubbio del 29/03/2015, Santarcangelo-Ascoli del 25/04/2015, Gubbio-Santarcangelo del 19/04/2015, L’Aquila-Grosseto del 03/05/2015 e Juve Stabia-Vigor Lamezia del 03/05/2015. Per Salernitana-Barletta non c’erano coinvolgimenti di dirigenti  e tesserati della Salernitana.

Abbiamo intervistato l’ex dg della Paganese Cosimo D’Eboli per chiedergli un parere sulla sentenza che lo assolve da ogni presunto illecito contestatogli, in particolare sulla gara Martina-Paganese del 20 dicembre 2014:

Per me è stata una grande vittoria, sono stato accusato di cose che non ho mai fatto e mi sentivo molto frustrato da queste accuse. Ho avuto anche seri problemi di salute, ho subìto un infarto a causa delle sofferenze patite. Ho sofferto in silenzio, conscio di avere la coscienza a posto. Ringrazio l’avvocato Silvia Morescanti di Roma, che mi ha assistito in maniera eccezionale, standomi vicino e scommettendo sulla mia onestà dal primo momento

La sua reazione quando ha saputo di essere stato prosciolto da ogni imputazione?

Quando ho avuto la comunicazione stamattina non stavo nella pelle, ero contentissimo. Quando uno come me, abituato a operare sempre in prima persona, resta al palo vi posso garantire è davvero frustrante, anche se facevo scouting insieme ad Angelo Fabiani, un altro amico che ci tengo a ringraziare per essermi stato vicino e aver sempre creduto nella mia innocenza. Così come non posso che elogiare la Giustizia Sportiva, che ha operato in maniera limpida e professionale. Invece, a quelli che hanno trovato il modo di “sorridere” sulla mia disavventura, non dico nulla. Sono cose che mi faccio scivolare addosso e colgo l’occasione per fare loro i migliori auguri”.

Redazione Sport