San Paolino da Nola è il secondo patrono della Campania

Dal prossimo 22 giugno il santo sarà celebrato in tutte le Diocesi della Regione

La Campania ha un nuovo patrono, seppur secondario: San Paolino di Nola. Dal prossimo 22 giugno il santo sarà celebrato in tutte le diocesi della Regione Campania con il grado di memoria obbligatoria. 

La Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha infatti accolto la richiesta di riconoscimento del Santo Vescovo nolano come Patrono secondario della Regione Ecclesiastica Campana - il patrono è San Gennaro di Napoli - presentata dal Presidente della Conferenza dei Vescovi della Campania, il cardinale Crescenzio Sepe. 
«Sono grato al Cardinale Sepe e a tutti i vescovi della Campania - ha dichiarato il vescovo di Nola, monsignor Beniamino Depalma - per aver presentato quest'importante richiesta e alla Congregazione per averla accolta. San Paolino che fu politico, intellettuale, artista, pastore e servitore dei poveri interceda per noi e ci aiuti a lavorare perché la Campania diventi nuovamente la regione felice che lui amò».

Paolino nacque nel 355 a Bordeaux, dove il padre era funzionario imperiale. Discendeva infatti da una ricca famiglia patrizia romana e divenne addirittura governatore della Campania. Incontrò il vescovo Ambrogio di Milano e il giovane Agostino di Ippona che lo portarono sulla strada della fede cristiana. Ricevuto il battesimo verso i venticinque anni, durante un viaggio in Spagna conobbe e sposò Therasia. Dopo la morte prematura dell'unico figlioletto, Celso, entrambi si concentrarono sulla vita monacale, in base al modello orientale. A Nola Paolino diede inizio alla costruzione di un santuario e fece erigere un ospizio per i poveri. Nel 409 fu eletto vescovo di Nola. Morì a 76 anni, nel 431. La celebre festa dei Gigli di Nola avviene durante la sua ricorrenza, il 22 giugno.