Sentiero Italia Cai:la grande bellezza del Parco dei Picentini

Questo fine settimana in Campania una straordinaria occasione: ecco come fare per partecipare

Un sentiero per riscoprire la bellezza di un territorio tanto vasto quanto prezioso e suggestivo. 6880 chilometri di grande bellezza per il Sentiero Italia, pensato e portato avanti con competenza e passione dal Club Alpino Italiano, gruppo regionale della Campania. Camminare e farlo con lentezza, assaporando la grande magia di una natura imponente e variegata che scorre davanti ai proprii occhi offrendo una straordinaria occasione di rinascita e ritrovata vitalità. Da mesi centinaia di volontari del Sodalizio sono impegnati nella revisione e nel recupero di un percorso che collega tutte le regioni italiane, con il fascino, la cultura, l’arte e le tradizioni dei loro territori interni.

Con il Sentiero Italia CAI si vuole unire il paese intero in un grande abbraccio, attraverso la percorrenza a piedi degli straordinari territori che possiamo scoprire non appena si abbandona la strada asfaltata. Sarà un percorso escursionistico, un’avventura da vivere zaino in spalla, che non toccherà solo le cime, ma anche la media montagna, fatta di borghi e natura, il cuore e l’anima della nostra Italia. 

Itinerari, cammini, occasioni preziose per conoscere la natura nel senso autentico e più suggestivo. Questo week end un nuovo itinerario. Venerdì 12 aprile ci sarà alle ore 20 la conferenza di Teresio Valsesia, indeatore del Sentiero Italia, con la presentazione della Staffetta in Campania presso la sezione Cai di Salerno in via Porta di Mare 26. Sabato si parte .

Programma:

13 aprile:

Ritrovo ad Acerno presso sede P.co Regionale Monti Picentini ( di fronte ex caserma forestale) alle ore 8:30, saluti ai partecipanti colazione e partenza dalla località Cugno per la Tappa S08

Arrivo previsto a Casa Rocchi ore 18 circa, sistemazione presso l’agriturismo “La Tana del Ghiro”.

Alle ore 19:30 saluti ai partecipanti e cena alle ore 20. A seguire esibizione del Coro sezionale di Avellino e Castellammare

14 aprile:

ore 9:00 ritrovo e partenza per la tappa S09.

Arrivo previsto a Piano di Verteglia 14:30.

Brindisi di saluto presso Rifugio Verteglia.

Logistica:

Sono previste, previa prenotazione presso i direttori di escursione, navette per gli spostamenti come segue:

13 aprile: Navetta Salerno-Acerno. Ritrovo in localita Pastena (Uscita della tangenziale Pastena a destra presso un ampio parcheggio libero) partenza alle ore 7:30 per Acerno

13 aprile: Navetta per Tana del Ghiro. Arrivo previsto presso l’agriturismo alle ore 18 per accogliena dei partecipanti alla prima tappa ed unirsi al gruppo. Luoghi ed orari di partenza da definire in base alle richieste.

13 aprile: Navetta da Tana del Ghiro. Partenza a termine della prima giornata di evento per l’uscita dal percorso prevista per le ore 21:30. Luoghi di arrivo: Salerno località Pastena o altri da definire in funzione delle richieste.

14 aprile: Navetta per Tana del Ghiro. Partenze da definire in funzione delle effettive richieste. Orario di arrivo a Tana del Ghiro alle 8:30.

15 Aprile: Navetta per rientro da Piano di Verteglia. Prevista per il riento ai luoghi di stazionamento delle auto, quindi Salerno località Pastena e/o altri da definire in funzione delle effetive richieste.

 

Il Buffet di benvenuto la mattina del 13 ed il buffet di saluto il pomeriggio del 14 sono offerti dal Gruppo Regionale Campania.

Il costo della cena del 13 presso la Tana del Ghiro è fissato in 20 euro a persona. Il costo del pernottamento, prima colazione e colazione a sacco è fissato in 10 euro a persona.

Il costo complessivo della cena più pernottamento prima colazione e colazione a sacco è fissato in 30 euro a persona.

 

 

Descrizione tappe: S08 - da Acerno a Casa Rocchi (Serino)

-Presenza di Acqua potabile 

 

Fontana a Codugno, Sorgente della Grotta dello Scalandrone, Fontana poco oltre Varco della Rena -Località sul percorso, eventuali punti di appoggio e relative quote

Acerno loc. Chiesa di S. Donato (718), Contrada Cugno (580),  Valico a quota 890, Codugno (820), Caserma Forestale Piani di Giffoni (745), Grotta dello Scalandrone (750), Sorgenti del Picentino Capo di Fiume (700), Serra colle del Ferro (853), Varco della Rena (840), Casa Rocchi (785). Punti di appoggio presso Agriturismo Cugno, Rifugio Piani di Giffoni (utilizzato dal Gruppo Scout CNGEI di Giffoni Valle Piana).

  -caratteristiche e descrizione del percorso, ed eventuali peculiarità storiche, culturali, naturali, paesistiche

Questa tappa del Sentiero Italia attraversa il cuore dei Monti Picentini, fatto di montagne aspre e selvagge e innumerevoli sorgenti. Si parte dal Comune di Acerno, uno dei  più elevati dei Picentini, nei pressi della Chiesa di S. Donato. Si passa così dal bacino idrografico del Fiume Tusciano a quello del Picentino, per finire al bacino del Sabato. La seconda parte del percorso è in fregio alle suggestive pareti del M. Accellica.

La traversata può essere compiuta in entrambi i sensi. La descriviamo nel senso da Acerno verso Serino.

Il sentiero inizia dalla chiesa di S. Donato in fondo al paese di Acerno. Si  scende  lungo la strada comunale asfaltata che, dopo alcuni edifici artigianali, diventa sterrata, si lascia poco dopo per scendere verso sinistra in uno stretto  sentiero che durante le piogge porta l’acqua verso valle fino alla strada asfaltata in località contrada Cugno. Sulla strada asfaltata dopo alcune decine di metri in salita si imbocca a sinistra la traversa dell’agriturismo Cugno (procedendo diritti si continua per il sentiero 103 che sale sull’Accellica Sud) e prima di entrare nel piazzale di quest’ultimo si segue la strada interpoderale che sale verso destra. Dopo 2,30 h dalla partenza si incontra il sentiero 105 che proviene dalla località Croci di Acerno ai piedi dell’Accellica Sud,  nel punto in cui è stata allestita una piccola area pic-nic. Il sentiero sale ripido verso il valico (890) tra la valle del Tusciano e la valle del Picentino. Ridiscende verso una sterrata che piega a destra (da qui il 105 procede invece a sinistra verso Montecorvino) per poi scendere in località Codugno dove si immette sulla strada asfaltata che da Giffoni sale alla Caserma forestale in località Piani di Giffoni (745) - 3,30 h dalla partenza da Acerno.

Dalla Caserma forestale si prosegue lungo la sterrata fino ad un tornante a sinistra, da cui si stacca un’altra sterrata più degradata. Si segue questa per circa 700m, ma nel primo tornante il nostro sentiero lascia la sterrata (che risale verso destra con i sentieri 106B per il Butto della Neve e 103A per l’Accellica Sud) e si infila nel bosco. Una ripida discesa con roccette e un passaggio su di un ponticello in legno scivoloso portano alla sorgente ai piedi della Grotta dello Scalandrone (750), il cui ingresso è poco evidente. Altra sorgente trovasi invece più a monte, dopo un sentiero che si perde tra le rocce dell’Accellica.

La Grotta dello Scalandrone è uno dei più notevoli esempi del carsismo nei Monti Picentini, con uno sviluppo di oltre 450m. Oltre il piccolo ingresso, si entra subito in un ampio salone, denominato “Sala delle Bambine che giocano”. Con un po’ di attenzione e adeguate torce, il salone è esplorabile anche da parte dell’escursionista, che può così ammirare pareti concrezionate, curiose stalagmiti e una spiaggia con un laghetto alimentato da una piccola cascata. Lo speleologo potrà spingersi oltre la cascata con le specifiche attrezzature per scoprire altre sale, meandri, laghetti e cascate.

Tornati sul sentiero, si prosegue verso valle nel bosco fino alla località Capo di Fiume (700), dove si incontra il letto del Fiume Picentino. Qui la segnaletica è resa problematica dalla vegetazione rada e arbustiva e l'assenza di tracce evidenti. Occorre utilizzare un po' di intuito per trovare il percorso migliore, mantenendosi prevalentemente sul versante orografico destro.

Finalmente, ai  piedi di un grosso albero giunge il sentiero 106A da Vassi (Giffoni Valle Piana), mentre il nostro sentiero lascia il Picentino e inizia nuovamente a risalire, lambendo una bella cascata e guadagnando la panoramica Serra Colle del Ferro (853). Si continua a mezza costa ai piedi dell’Accellica Nord, con una risalita e una discesa per superare un breve tratto franato. Dopo h 2,30 dalla Caserma forestale, si raggiunge il  Varco della Rena (840), che nelle carte IGM viene indicato come Varco del Pistone, sebbene i locali indichino con questo nome il valico più basso sulla cresta, situato 1km più a ovest e attraversato dal sentiero 169, che si diparte alla nostra sinistra. Un piacevole panorama si gode dal pendio alla destra del valico, con vista sulle piccole cime della Punta di Tormine e del Pizzautolo a ovest. Proseguendo per questo pendio, è possibile percorrere la cresta integrale dell'Accellica Nord, riservata ad escursionisti esperti. La discesa conclusiva avviene per una sterrata sulla destra, tra enormi castagni. La nostra sterrata si immette più avanti in un’altra sterrata che risale il corso del Sabato verso Colle Finestra e che costituisce la tappa successiva del Sentiero Italia. Poco più in basso, l’escursione termina ad un casale recentemente ristrutturato in località Casa Rocchi (785), nel Comune di Serino.

S09 – Da Casa Rocchi a Piano di Verteglia - PIANORI E CORSI D’ACQUAPresenza di Acqua potabile 

Candraloni e Piani di Verteglia

PERCORSO CON QUOTE ALTIMETRICHE

Casa Rocchi (785 m), Barrizzullo (1111 m), Acque Nere (1061 m), Piano di Verteglia (1187 m)

  -Località sul percorso, eventuali punti di appoggio e relative quote

È il primo tratto del S.I. irpino che fiancheggia il Fiume Sabato fino alle sue sorgenti per poi svalicare a Colla Finestra, attraversare faggete e giungere ai pianori delle Acque Nere e di Verteglia.

-caratteristiche e descrizione del percorso, ed eventuali peculiarità storiche, culturali, naturali, paesistiche

Parte da un castagneto secolare ove è ancora possibile vedere le ultime capanne costruite con rami e terra battuta nelle quali vivevano i pastori durante la loro permanenza alle falde

del Terminio. Da Ca’ Rocchi si segue una sterrata in direzione est per circa 400 m finché non si biforca. Si lascia il tratto sulla destra (da cui proviene la tappa S08) e si prosegue a sinistra, prima in leggera salita e poi in discesa fino ad intersecare il Fiume Sabato, che, dopo essere stato guadato, viene risalito sulla destra orografica fino alle sue sorgenti (circa 2 km). Da qui si lascia il fondo del vallone e, per stretti tornanti con discreta pendenza, si sale in direzione n/e fino al Varco Colla Finestra (1060 m).

A Varco Colla Finestra si interseca il sentiero 104 che porta all’Accellica. Da qui, sempre in direzione n/e, dopo circa 800 m di sterrata si giunge alla località Barrizzullo (1089 m), ove si interseca il sentiero 111 che porta invece al Monte Serralonga.

Svoltando bruscamente a sinistra si percorrono circa 30 m per poi deviare a destra, ove, per brevi tornantini si giunge su una sterrata sottostante. Si continua in salita a sinistra per circa 2 km su una sterrata che attraversa una bellissima faggeta. Ad un bivio sulla destra sale il sentiero 144 proveniente dallo Scorzella - Troncone e Tronconciello, che viene inglobato per circa 1300 m. Si prosegue in direzione n/o fino a Varco di Ischitella, dove fino a qualche anno fa vi era un faggio secolare chiamato “Faggio Scritto”, utilizzato dai locali fin dall’ottocento per lasciarsi messaggi. Qui il sentiero 144 prosegue sulla sinistra su sterrata, mentre il S.I. svolta leggermente a destra in direzione nord, attraversando “Valli Cinquanta”, una delle faggete più imponenti e secolari del Terminio, per giungere ad un quadrivio. Tralasciando la sterrata sulla destra, si prosegue in discesa con curva a sinistra, fino a giungere sulla strada asfaltata che porta all’inizio del piano delle “Acque Nere”.

Si continua lasciando la strada asfaltata sulla destra e tenendo il pianoro sulla sinistra, su una comoda sterrata, fin quasi alla fine dello stesso, per poi svoltare a destra, in salita. Dopo circa 15’ si lascia la sterrata e deviando ad U a sinistra, su sentiero ripido si giunge al Rifugio Candraloni, dotato di fontana esterna e, dopo circa 150 m in discesa, alla Grotta Candraloni. Si prosegue verso destra prima in leggera salita e poi in leggera discesa, sempre su sterrata, per giungere al laghetto dell’Acqua della Madonna.

Lasciandolo sulla sinistra e percorrendo per altri 10’ la sterrata, si supera un altro rifugio e

dopo un po’ si giunge al Piano di Verteglia dove termina la tappa.

Cartografia: IGM 1:25000,   Carta escursionistica del Parco Regionale dei Monti Picentini

CRITICITA’:NEL CASO DI AVVERSE CONDIZIONI METEO L’ESCURSIONE PUO’ SUBIRE MODIFICHE!

OBBLIGATORIA LA PRENOTAZIONE DIRETTAMENTE PRESSO I DIRETTORI.

Attrezzatura consigliata: E’ OBBLIGATORIO l’uso di scarponi da trekking a collo alto, bastoncini telescopici.

Indumenti di protezione da eventuale pioggia e vento, e protezione solare. Dotazioni personali di acqua, snack e pranzo a sacco per il primo giorno.

Consigliati occhiali da sole.