Post contro Papa Francesco. Bufera sull'assessore. «Dimettiti»

Bagarre nell'esecutivo Poziello a Giugliano

Giugliano in Campania.  

 

di Siep

 

«Quel post non lo cancello, le mie idee politiche sono fatti miei». Risponde così Adolfo Grauso, assessore alla legalità del comune di Giugliano, dopo la bagarre che si è scatenata per quel post  Facebook contro Papa Francesco. Bufera sull’esecutivo Poziello per le idee definite radicali e intolleranti da molti. 

Nella vignetta, che ritrae Gesù contro Bergoglio, si legge: «Ti ho visto baciare i piedi agli islamici, hai paragonato il vangelo al corano e la mia parola a quella di Maometto, accogli nella casa di Pietro i nemici del cristianesimo e taci sui matrimoni omosessuali.. chi sei veramente? Fuori di qui, impostore».    

Rivolta in assise tra banchi della minoranza e opposizione.

Andrea Guarino dell’Udc ha chiesto che l’esponente della giunta cancellasse il post «con illazioni nazifasciste». Nicola Palma del Movimento 5 stelle ha preteso le sue dimissioni. E proprio a quest’ultima richiesta Grauso risponde: «Se il sindaco lo riterrà opportuno, lo farò». Grauso però non ci sta a essere definito un nazifascita e punta il dito contro gli esponenti dell'amministrazione: «I consiglieri di maggioranza pensassero a fare i consiglieri. Hanno usato un termine inappropriato, mi hanno offeso e lanciato accuse gratuite nei miei riguardi».