Olimpiadi, canottaggio: Di Costanzo racconta la sua sorprendente giornata

"Sono un predestinato, ho qualche santo in paradiso. E' stata una mattinata di grandi emozioni".

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Napoli.  

La giornata di Marco Di Costanzo è stata a dir poco frenetica, entusiasmante e soprattutto vincente. E’ iniziata con una sveglia anticipata. Una notizia che nessuno si aspettava. “Sveglia Marco, devi salire sul quattro senza”.

Il motivo è semplice, Bruno Rosetti è da poco stato trovato positivo al covndi-19. Il napoletano ha raggiunto i conterranei Castaldo e Vicino, oltre che Matteo Lodo. Con loro ha disputato una finale pazzesca che è valsa una splendida medaglia di bronzo. “Dopo questa medaglia, un abbraccio va a Bruno, e un altro ancora più grande va a Giovanni” ha spiegato Di Costanzo.

“Probabilmente ho qualche santo in paradiso, sono un predestinato, si vede che dovevo avere questa occasione. È stata una mattina di grandi emozioni. Mi ha svegliato una telefonata di Andrea Coppola alle 6 per dirmi di prepararmi ad una finale olimpica. Ho mantenuto la freddezza necessaria, ma ero davvero eccitato all’idea di salire in barca con questi ragazzi straordinari. Venendo alla gara, in partenza non eravamo da subito nelle prime posizioni, ma è stato a metà percorso che ho capito che ce l’avremmo fatta”. Per lui come Vicino e Castaldo e la seconda medaglia di bronzo alle Olimpiadi dopo quella di Rio de Janeiro, evidentemente ha ragione: è un predestinato.