di Pierluigi Melillo

“De Luca si dimetta”, firmato Matteo Salvini. Il leader della Lega sbarca in Campania e ci va giù duro contro il governatore. Eppure un anno fa era stato proprio De Luca a difendere Salvini, contestato a Napoli e costretto a rinunciare al comizio. “Salvini ha il diritto di parlare dove e come crede”, disse il presidente della giunta regionale, che in quell'occasione prese le distanze da de Magistris. Stavolta nessuna solidarietà, Salvini è spietato commentando gli sviluppi dell'inchiesta sugli appalti per i rifiuti in Campania. Dice: “Spero che si vada fino in fondo. Trattandosi di rifiuti mi auguro che chi ha responsabilità finisca in galera per qualche anno e non per qualche mese”. Poi l'attacco diretto al governatore: “Se fossero acclarate le responsabilità, le dimissioni di De Luca sarebbero un dovere di rispetto nei confronti degli italiani e dei campani tutti. Lui era un bravo sindaco di Salerno ma adesso è un pessimo governatore”.

Ma il tour elettorale di Salvini, che ha fatto tappa a Calvizzano nel Napoletano e poi a Caserta scortato da centinaia di agenti per il servizio d'ordine, ha provocato la rabbiosa reazione del Pd. A parlare è Stefano Graziano, candidato al Senato nel collegio Campania 1, presidente del Pd campano e consigliere regionale. "Siamo sempre piacevolmente sorpresi – afferma - del fatto che Salvini scopra in campagna elettorale luoghi a lui sconosciuti. Anzi, luoghi molto spesso da lui offesi e insultati quando per quelli come lui il Sud non era l'Italia. Le sue parole razziste nei confronti di noi meridionali ce le ricordiamo tutti benissimo. In ogni caso, consigliamo a Salvini di studiare un po', perché non sa nulla del Sud, nulla di Terra di lavoro, nulla di Castel Volturno. Occuparsi di un territorio non è mettersi il nome di una città sulla felpa o visitarla per fare un selfie e una diretta Facebook. Quindi invece di dire castronerie su Castel Volturno, faccia una cosa finalmente utile. Chieda scusa. Da buoni cristiani siamo sempre pronti a perdonare".