Fra gli spettri del castello: quel tesoro rubato a Mercogliano

Rame e mattonelle rubate. Interni vandalizzati e vissuti. Guarda lo speciale di Ottopagine

(Clicca sulla foto di copertina e guarda lo speciale di Ottopagine. A fine articolo tutte le foto) Il castello di Mercogliano sempre più degradato e abbandonato.

Mercogliano.  

 

di Andrea Fantucchio

(Clicca sulla foto di copertina e guarda lo speciale di Ottopagine. A fine articolo tutte le foto) Il castello di Mercogliano sempre più degradato e abbandonato. Mentre spariscono i fili di rame e i mattoni di copertura dell'anfiteatro, nei piani inferiori entrano spesso. La firma? Brandine in metallo e graffiti nei piani inferiori.

Le cause di un simile scempio? Da un lato la cattiva gestione delle amministrazioni che si sono susseguite (il castello è ridotto così da oltre dieci anni) e la mancanza di una sorveglianza adeguata. Dall'altro una sconsiderata inciviltà che ottusamente devasta un patrimonio della collettività.

L'area intorno al castello è un'oasi da fiaba, cinta fra le montagne. Di fronte a noi l'abbandono. Siamo venuti con Carmine Losco e Antonio Comella, per tutti "il Principino". Per raccontarvi questo scempio. Sulla stradina che conduce alla struttura l'erba cresce incolta. Nella zona superiore una torre con una cupola in metallo distrutta. Probabilmente i ladri sono passati anche di qui. Così Spariti i cavi di rame e le coperture in metallo della struttura.

Stessa sorte per le mattonelle strappate dal pavimento. Chissà che non vengano un giorno ritrovate in qualche villetta privata. Non vogliamo crederci, ma questo triste spettacolo parla da sé.

La balconata dell'anfiteatro è piena di pezzi di mattonelle accatastate alla rinfusa. Sulle pareti intorno graffiti osceni. Sugli spalti, una scritta più familiare: “Ricominciamo?”. Un messaggio al quale non c'è mai stata risposta. Almeno a giudicare dallo stato del castello.

Il nostro viaggio si chiude negli spazi inferiori dell'anfiteatro. Dove il degrado regna sovrano. Brandine in metallo dove probabilmente c'erano anche dei materassi. Graffiti osceni ovunque. Bagni e lavabi distrutti. Puzza di chiuso. Qualche data: 2012. Probabilmente una delle ultime visite alla struttura.

Adesso il castello è più abbandonato che mai. Qualche anno fa ci segnalarono pietre che cadevano sulle auto parcheggiate nella strada in basso.  E non c'è traccia di progetti di rilancio. Inspiegabilmente. Visto che proprio quest'area, con il castello e il Santuario, rappresenta il patrimonio sul quale poggiare il rilancio turistico del paese. Un tempo centro dei pellegrinaggi religiosi. Grazie anche alla funicolare oggi chiusa. E al culto di Mamma Schiavona. Solo ricordi sbiaditi. Il percorso turistico resta un'utopia.

Eppure siamo certi che, queste ricchezze valorizzate, potrebbero anche stregare l'Europa con i suoi fondi. Invece nulla. Mercogliano è ancora tristemente in attesa.

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