Bimbi e genitori puliscono il quartiere mentre il Comune dorme

Picarelli, cittadini con scope e palette: piantano fiori, curano aiuole. Intorno degrado. Video

(Clicca sulla foto di copertina e guarda il servizio video) Picarelli, cittadini in piazza per il proprio quartiere. Guidati dalla Pro Loco. I bambini in prima linea. Intanto il Comune ha abbandonato l'area: strade dissestate, erbe incolta.

Avellino.  

 

di Andrea Fantucchio 

I cittadini del quartiere avellinese di Picarelli si sono riuniti stamattina con scope, palette, vanghe per riqualificare la piazzetta. Dove ci sono i giochi dei bimbi. E le aiuole. Hanno strappato le erbacce e piantato nuovi fiori. Adulti, anziani e bambini. Uniti con un unico obiettivo: far rivivere il luogo nel quale sono nati. E che è stato abbandonato da anni dal Comune. (Clicca sulla foto di copertina e guarda il servizio video)

La zona storica è completamente degradata: strade rialzate, marciapiedi sconnessi a due passi dalle abitazioni, erba che cresce incolta, antico lavatoio abbandonato. Dopo che l'ultima volta vi abbiamo mostrato lo stato pietoso dei quartieri popolari: cantieri a cielo aperto. Per non parlare della strada d'accesso a Picarelli: resa pericolosissima dall'assenza di marciapiedi. E dai rampicanti che crescono incolti.

Oggi i cittadini hanno lanciato un messaggio: se le istituzioni ci abbandonano noi non molliamo. E ci riprendiamo il nostro quartiere. Certo, fossimo il Comune di Avellino, ci vergogneremmo. Un'amministrazione non può abbandonare così i propri cittadini. Solo perché non rappresentano un numero di voti appetibili. Non esiste solo il centro città.

Ce lo hanno ricordato i vari Remigio con le sue mani esperte e callose, o Giovanni Spiniello con la sua Pro Loco che vuole riscrivere la storia del quartiere. Sempre da autofinanziati hanno organizzato giochi e attività natalizie. Tutto gratuito.

Ma ripetiamo, non è facile: quando mancano anche le strade adeguate. I collegamenti per la città sono scarsi e gli spazzini rappresentano una figura mitologica.

Lo dice anche il piccolo Antonio: «Siamo qui perché mio nonno è andato al Comune. Ha spiegato che qui gli spazzini non arrivano mai. Ma non ha avuto risposta. Allora sai che abbiamo pensato? La pulizia la facciamo noi».

Chiediamo all'assessore ai Lavori Pubblici di riprendere e alla svelta il progetto dell'Housing Sociale. Per la riqualificazione edilizia che qui aspettano da sette anni. E spingiamo l'Assessore all'Urbanistica e quello all'Ambiente a insistere affinché le strade vengano riqualificate davvero senza rattoppi. Le aiuole vanno curate. Ora è arrivato un milione di euro per riasfaltare diverse zone di Avellino. Pensiamo anche a Picarelli.

Non è esente la Provincia: con la strada d'accesso al quartiere tutta da rifare. Basta dire, "Non ci sono fondi". A questi bambini serve una risposta migliore. Sono anche loro cittadini di Avellino.

 

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