La funicolare e quei conti che non tornano già. Per nessuno

Dopo l'inaugurazione, si è scatenato il polverone fra prezzi esorbitanti e corse a singhiozzo

Lo scontro Air-Regione, l'offerta turistica che intorno scarseggia. Senza scordare il capitolo parcheggi

Mercogliano.  

La funicolare e quei conti che non tornano. Il titolo di un film con un trailer magniloquente (la grande attesa promossa dal governatore De Luca) e una sigla a caratteri cubitali (l'inaugurazione di sabato scorso) seguiti da una trama che non ha convinto nessuno.

Polemica sui prezzi esorbitanti. Otto euro per andata e ritorno per i non residenti. Basta fare una moltiplicazione semplice semplice, per rendersi conto della somma estremamente elevata. Una famiglia di quattro persone, paga quaranta euro. Con cinquantamila turisti (metà di quelli che si attiravano annualmente prima della chiusura) avremmo già coperto oltre la metà dei costi di gestione di poco superiori a seicentomila euro. Dei quali, stando a quanto affermato dal governatore, metà dovrebbe metterli la regione. Se ci aggiungiamo un contributo provinciale di oltre duecentomila euro, i dubbi sul prezzo aumentano.

Ma proprio la gestione del mezzo è il problema: fra l'Air e Palazzo Santa Lucia non è scattato l'idillio. Come sintetizzato dalla battuta al vetriolo di De Luca, diretta allo stipendio del manager, Costantino Preziosi. Al momento il mezzo sarebbe in autogestione. A questa situazione di incertezza è legato il prezzo dei biglietti così elevato. Il costo dei ticket potrebbe scendere in caso di un afflusso di gente superiore a quanto previsto. Un controsenso: prezzi maggiori aspettando più persone.

Cose dovrebbe spingere frotte di turisti a catapultarsi a Mercogliano, escludendo i mesi caldi del turismo religioso come maggio?

Manca, come spiegammo già in un precedente articolo, un'offerta turistica organica e variegata che sappia dare continuità alle potenzialità di Mercogliano tutto l'anno. Dai percorsi naturalistici all'interno delle bellezze del Monte Partenio, passando per il Santuario che ha bisogno di rivivere incentivando il culto della Madonna e sviluppando attività collaterali che potrebbero coinvolgere l'altro grande patrimonio del comune: la biblioteca del Loreto. Senza scordare l'aria castellare, ad oggi in perenne abbandono.

Infine, il capitolo parcheggi. Non ce ne sono abbastanza per ricevere il flusso turistico che si intende veicolare anche grazie alla funicolare. Se a questo si aggiunge la funzione a singhiozzo, immediatamente successiva all'inaugurazione, viene fuori il quadro di incertezza che circonda la vicenda.

Si aspettano i chiarimenti di Air e Regione in tempi brevi.

Andrea Fantucchio