Taccone abbraccia Sidigas, punge D'Agostino e apre a Preziosi

L'Avellino ha un nuovo main sponsor e programma un futuro con importanti sinergie e progetti

Avellino.  

 

di Marco Festa

L'Avellino riparte da Sidigas. Come ormai nell'aria da giorni, questa mattina, in una attesa conferenza stampa, è stato ufficializzato l'accordo triennale per effetto del quale il Gruppo leader nel mercato del metano, dell'ingegner Gianandrea De Cesare, è il main sponsor dell'Unione Sportiva del presidente Walter Taccone. Considerevole il contributo che sarà garantito dal nuovo partener commerciale. Il sogno, a lungo cullato, di una polisportiva biancoverde che potesse coinvolgere una formazione di pallavolo ad alti livelli, ora sembra meno lontano anche grazie all'interesse, dietro le quinte, di figure autorevoli del mondo dello sport come il vice presidente della FIGC Cosimo Sibilia: «Adesso iniziamo a vedere se questa unione porta benefici all'Avellino, perché la Sidigas Scandone Avellino non ha necessità di avere ulteriori apporti. Vediamo se questo “fidanzamento” funziona e se De Cesare avrà interesse ad un ruolo di gestione. Da oggi, una cosa è certa, possono nascere tante cose.» ha esordito Walter Taccone, che con lo stesso Gianandrea De Cesare ha svelato - vedi foto in apertura - il prototipo della nuova maglia da gioco con il marchio Sidigas in bella vista al centro.

Dentro Sidigas, fuori la Metaedil dell'imprenditore Angelo D'Agostino, al quale Taccone non ha risparmiato un duro affondo in merito alla trattativa, mai concretizzata, per un ingresso in società: «Rinnovo i miei ringraziamenti a tutta la famiglia D'Agostino e al suo gruppo. La stima nei loro confronti resta immutata. Ma è normale che nel momento in cui si è palesata l'eventualità di farmi diventare un socio di minoranza non abbia potuto accettare di cedere il passo avendo come proposta zero euro.»

E all'orizzonte potrebbero esserci nuove sinergie. Solido l'asse con il Genoa di Enrico Preziosi: «Mi sono sentito con lui e visto più di una volta, a Milano. Mi ha detto: è giunto il momento che dia una mano alla mia città. Non a me, ma alla città. Stiamo intessendo contatti per diversi calciatori e da cosa nasce cosa. Non escludo che un domani Preziosi voglia decidersi a prendere delle quote della società.»

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