Ricorso Avellino: già domani può esserci la data dell'udienza

Il club biancoverde pronto a battagliare a oltranza per un posto in Serie B, anche in sovrannumero

Avellino.  

 

di Marco Festa

Alle 20:20 di ieri sera, con quaranta minuti di anticipo rispetto al termine indicato, l'Avellino ha depositato presso il Collegio di Garanzia del Coni il proprio ricorso avverso l'esclusione dal campionato di Serie B. Emergono i primi dettagli sulla strategia difensiva e spicca subito una richiesta perentoria dell'avvocato Chiacchio: riammissione in Serie B anche in sovrannumero (a 23 squadre). Un passaggio che rappresenta una sagace tutela in vista del prossimo 31 luglio, giorno in cui la FIGC ha programmato di procedere ai ripescaggi. È iniziata la partita a scacchi. La priorità è riuscire a far riconoscere, anche grazie alla presentazione di documenti aggiuntivi recuperati proprio ieri, direttamente in Romania, come valida la prima fideuissione, quella della Onix Asigurari S.A., che la Covisoc ha bocciato due volte poiché sprovvista di un proprio rating ma che la difesa evidenzierà avere una solvibilità addirittura maggiore rispetto a quella richiesta dalla Federazione. Entrerà quindi in gioco la normativa europea, che lo stesso Coni ha spesso richiamato nella sue sentenze: in primis nel cosiddetto “caso Rende”, che ha fatto giurisprudenza e potrebbe rivelarsi risolutivo pure per l'Avellino. Come reso noto dal comunicato del Collegio di Garanzia del Coni (che vi riportiamo integralmente qui in basso, ndr) si batterà inoltre su un eventuale vizio di forma inerente alla trasmissione fuori tempo massimo della comunicazione dell'esclusione e sulla “buona fede" del club che, pur di garantire una fideiussione valida, è arrivata a sottoscriverne addirittura tre (oltre alla Onix quelle prodotte con Finworld e Groupama), le quali risultano tutte attive sebbene depositate fuori tempo massimo e potrebbero essere presentate qualora evidenziato il vizio di forma di cui sopra.

Da oggi la palla è comunque passato di nuovo alla FIGC, che ha due giorni di tempo per presentare le sue memorie difensive. Termine di tre giorni, invece, per presentare domanda di ripescaggio e chiedere di partecipare al dibattimento Avellino come società terze interessate. Già domani, invece, potrebbe essere fissata la data dell’udienza che, presumibilmente, potrebbe aversi agli inizi di agosto con sentenza immediata.

Verosimile, dunque, l’ipotesi che il 31 luglio la FIGC proceda al ripescaggio di sole due squadre attendendo il responso del Collegio di Garanzia del Coni. Dovesse essere negativo per l’Avellino, la FIGC procederebbe al ripescaggio della terza in graduatoria mentre la società biancoverde, chiedendo il blocco dei campionati, si proietterebbe sulla giustizia amministrativa andando al Tar del Lazio e fino al Consiglio di Stato; chiedendo di portare a 23 il numero delle squadre Cadette.

Il comunicato del Collegio di Garanzia del Coni - "Il Collegio di Garanzia dello Sport ha ricevuto un ricorso, ai sensi dell’art. 1 del Regolamento previsto ex art. 54, comma 3, CGS CONI, presentato dalla società U.S. Avellino 1912 s.r.l. contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), in persona del suo Commissario Straordinario e legale rappresentante pro – tempore, Roberto Fabbricini, per l’impugnazione della delibera dello stesso Commissario Straordinario, pubblicata sul Comunicato Ufficiale n. 33 del 20 luglio 2018, con la quale è stato respinto il ricorso proposto dalla predetta società avverso l’intervenuto riscontro, ad opera della Co.Vi.Soc., giusta nota del 12 luglio 2018, del mancato rispetto dei “criteri legali ed economico finanziari”, così come stabiliti, ai fini del rilascio della Licenza Nazionale per l’ammissione al Campionato di Serie B 2018/2019, nel C.U. n. 27 del 13 aprile 2017 e nella integrazione di cui al successivo C.U. n. 49 del 24 maggio 2018, con contestuale diniego al club irpino della concessione della Licenza Nazionale richiesta e con reiezione della sua domanda di iscrizione alla Serie B per la stagione 2018/2019, nonché di tutti gli atti presupposti, connessi e/o conseguenti alla decisione medesima, tra cui, in particolare, la già citata contestazione dell’Organo di Vigilanza del 12 luglio 2018 ed il parere contrario della stessa Co.Vi.Soc. del 19 luglio 2018."

La società ricorrente chiede al Collegio di Garanzia:

-          di accertare e dichiarare l’illegittimità, l’inammissibilità e/o l’erroneità della delibera impugnata, assunta dal Commissario Straordinario della FIGC; per l’effetto, di disporre l’immediata ed incondizionata ammissione della predetta società al Campionato di Serie B 2018/2019, previa concessione alla stessa della relativa Licenza Nazionale;

-          in subordine, di annullare la delibera impugnata e, alla luce dell’acclarata tardività della contestazione della Co.Vi.Soc. del 12 luglio 2018, rimettere gli atti allo stesso Organo di Vigilanza per la rinnovazione e/o riformulazione dell’atto medesimo;

-          sempre in via gradata, di statuire la rimessione in termini del sodalizio irpino, ai fini della produzione di una ulteriore garanzia fideiussoria, in aggiunta e/od in sostituzione di quella originariamente depositata.