"Topicida nel limoncello", sentenza a giugno

E ad ottobre l'altro processo a carico di Morante per il tentato omicidio Vesce

Benevento.  

 

I fatti risalgono al periodo tra la fine del 2007 e l'inizio del 2008. Quando alla presunta vittima sarebbe stato offerto del limoncello 'corretto' con una sostanza topicida. L'uomo era tornato a casa, poi a distanza di qualche giorno aveva accusato alcuni sintomi. E' la vicenda che il Tribunale di Benevento definirà il prossimo 15 giugno, dopo la dicussione, con la sentenza nel processo a carico di Renato Morante, 47 anni, di Benevento, imputato di tentato omicidio ai danni del cognato (parte civile con l'avvocato Vincenzo Regardi). Un processo nel quale sono chiamati in causa anche la moglie Maria Luisa Colarusso e, ma per l’accusa di violenza o minaccia per costringere qualcuno a commettere un reato, due familiari di Morante: Tonino e Adriana Morante.

Gli imputati sono difesi dagli avvocati Carmine Monaco e Paolo Piccialli, che il 5 ottobre saranno invece in aula per un altro processo a carico del solo Renato Morante. Riguarda il tentato omicidio di Giovanni Vesce, 37 anni, di San Giorgio del Sannio, un operaio, sposato e con figli, che il 28 agosto del 2003 era stato centrato da tre colpi di pistola, sparati da un fuoristrada, mentre in motorino si recava al lavoro, a Benevento. Gravissime le conseguenze: da quel momento per l’uomo era cominciata un’esistenza sulla sedia a rotelle, terminata nell’agosto del 2006, quando il suo cuore si era fermato per sempre. I suoi familiari si sono costituiti parti civili con l'avvocato Vincenzo Sguera.

Morante era stato raggiunto nel 2007 da un'ordinanza di custodia cautelare poi annullata dal Riesame. Per lui anche le imputazioni di danneggiamento (due auto incendiate) e minacce nei confronti di due collaboratrici di Roberto De Santis, titolare di un pub a San Giorgio del Sannio, parte civile con l'avvocato Roberto Verusio.

Dopo alcuni anni trascorsi in carcere ed il ricovero in clinica per le sue condizioni di salute, dallo scorso marzo Morante è agli arresti domiciliari su decisione della Cassazione. A suo carico una condanna a 12 anni per armi, sulla quale deve ancora esprimersi la Corte di appello, ed una a 16 anni per il tentato omicidio di De Santis, sulla quale deve pronunciarsi la Suprema Corte.

 

Enzo Spiezia