Inchiesta antidroga: cinque indagati restano in silenzio, un sesto no

Benevento. Chiusi interrogatori delle sei persone: tre arrestate e altrettante all'obbligo di firma

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Benevento.  

Cinque indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, un sesto no. Si sono chiusi così gli interrogatori di garanzia delle persone coinvolte nell'inchiesta antidroga dei carabinieri della Compagnia di Montesarchio. Dinanzi al gip Roberto Nuzzo sono rimasti in silenzio Sergio Uliva, 56 anni, Manuel Campanile, 24 anni e Vincenzo Avella, 60 anni, di Montesarchio, finiti agli arresti domiciliari – sono difesi dall'avvocato Mario Cecere.

Identica la scelta di M. A., 46 anni, di Montesarchio, e P.L., 58 anni, di Bonea - entrambi all'obbligo di firma -, con quest'ultimo che, assistito dall'avvocato Teresa Meccariello, ha rilasciato delle dichiarazioni spontanee, sostenendo di non conoscere nessuno degli altri, con l'eccezione di Campanile, con il quale ha peraltro rotto i rapporti nel 2021 dopo aver litigato.

Ha invece risposto P.G., 34 anni, di Montesarchio , che ha respinto ogni addebito rispetto a tre presunte cessioni di stupefacenti in piazza La Garde. Per P.G., anch'egli all'obbligo di firma, e M.A., gli avvocati Vittorio Fucci e Cosimo Servodio