All'Università si formano manager per la P.A.

Domande entro il 26 giugno: Ecco il programma e i docenti

Benevento.  

C'è tempo fino al 26 giugno per la domanda di ammissione alla II edizione del Master universitario di II Livello in “Manager nelle amministrazioni pubbliche”. La selezione avverrà il 9 luglio 2015 (www.giurisprudenza.unisannio.it). Il Master dell'ateneo del Sannio forma esperti nella gestione e nell’organizzazione delle amministrazioni pubbliche e consente di conseguire un titolo accademico utile per accedere ai ruoli dirigenziali o ottenere incarichi direttivi e/o di responsabilità. «La prima edizione si è conclusa a dicembre dello scorso anno e ha visto la partecipazione di 30 iscritti che hanno conseguito il titolo con ottimi risultati, come dimostrato dai questionari somministrati durante il percorso formativo», precisa il professore Rosario Santucci, ordinario di Diritto del lavoro presso l’Università del Sannio e coordinatore del Master.

Il percorso è articolato e complesso. Che tipo di preparazione garantisce e quali sono gli sbocchi professionali possibili?

Il master offre l’opportunità di acquisire le competenze professionali necessarie per ricoprire ruoli dirigenziali nella pubblica amministrazione ovvero per lavorare in proprio o con enti privati, prestando attività di consulenza. I destinatari sono i laureati magistrali o del vecchio ordinamento, i dottori commercialisti, gli esperti contabili, gli avvocati, i dirigenti e i funzionari pubblici. Le figure professionali che formiamo sono dirigenti, consulenti ed esperti di gestione dell’attività amministrativa, dell'organizzazione e del lavoro nella pubblica amministrazione. 

Quali sono i moduli formativi?

Il programma formativo sarà incentrato su materie manageriali, giuridiche, economiche e quantitative, per consentire la preparazione multidisciplinare del public manager. Assecondiamo in tal modo la filosofia più moderna di gestione delle amministrazioni pubbliche, imperniata sul dirigente manager piuttosto che sul burocrate con preparazione esclusivamente giuridica. I moduli formativi saranno svolti in linea con l’assetto normativo e gestionale dei servizi pubblici, che costituiscono il nerbo dello Stato sociale consolidato nella nostra Costituzione.

Come è organizzato il corso?

La formazione si svilupperà attraverso la didattica frontale e l'apprendimento a distanza (e-learning) per complessive 580 ore. Sono previsti poi un tirocinio e/o un elaborato finale  per 50 ore. I Crediti formativi universitari acquisibili sono 60. L’attività didattica è stata ideata per consentirne la fruizione a quanti sono impegnati in attività lavorative. Le lezioni si terranno due giorni a settimana: il venerdì (9-13; 14-19) e un secondo giorno, scelto, a Master attivato, per tenere conto delle esigenze dei discenti e di quelle organizzative del Master.

Quali sono le principali novità di questa nuova edizione?

Abbiamo perfezionato e arricchito il percorso formativo con approcci anche attuariali e civilprocessualisti; abbiamo puntato su una faculty ancora più composita e prestigiosa. Ci saranno valenti colleghi dell’ateneo sannita, ma al corso parteciperanno accademici di altri atenei, esperti e operatori di elevatissima professionalità nelle materie dei vari moduli, che conferiranno un carattere "nazionale" al corso stesso. Fra i tanti, vorrei ricordare Alessandro Bellavista (Un. di Palermo); Guido Clemente di San Luca (Seconda Un. di Napoli); Maurizio Ricci (Rettore dell'Un. di Foggia); Vincenzo Luciani (Un. di Salerno); Massimo Franco (Un. del Molise); Sandro Mainardi (Un. di Bologna); Anna Trojsi e Umberto Gargiulo (Un. Magna Graecia di Catanzaro); Carla Spinelli (Un. di Bari Aldo Moro); Gabriella Nicosia (Un. di Catania); Giuseppe Palma e Lorenzo Zoppoli (Un. di Napoli Federico II); Carlo Bonauro e Giampaolo Corciulo (magistrati Tar); Antonio Lepre (consigliere della Corte di Appello di Napoli); Quirino Lorelli (consigliere Corte dei conti). Ci sarà poi la collaborazione con la Scuola di Governo del Territorio, diretta dal professore Riccardo Realfonzo, alla quale aderiscono le sette università della Campania e il CNR. 

Marco Grasso