Pavone: "Punto a diversi giallorossi ma ora penso ai play off"

"Il Benevento è venuto meno fisicamente".

Benevento.  

Far rivivere la storia è un pò difficile per tutti, soprattutto se le vicende passate sono più che positive. Ripetersi, insomma, è complicato per chiunque. Peppino Pavone vuole farlo quest’anno con il Pescara, compagine che si è qualificata alle semifinali play off per la serie A dopo aver eliminato il Perugia di Camplone al Curi. Il direttore sportivo nativo di Barletta vuole far provare alla piazza biancazzurra i fasti del suo Foggia dei miracoli, quello che tutti gli addetti ai lavori definirono “zemanlandia”. Il 16 maggio scorso era al Vigorito per assistere a Benevento – Como per “visionare” i calciatori in campo. Pavone ha assistito da “esterno” alla disfatta dei giallorossi e, con obiettività, ha commentato ciò che è accaduto e che sta accadendo nel Sannio: “Credo che il Benevento fosse una squadra molto forte e aveva tra le proprie fila singoli di assoluto livello. Il problema principale era legato al fatto che giocava sotto ritmo. Nel calcio di oggi, giocare in questo modo non ti permette di andare da nessuna parte. Contro il Como, quindi, la differenza l’ha fatta la condizione atletica. I lombardi arrivavano primi su tutti i palloni, mentre i giallorossi mi sono sembrati prolissi e senza idee, nonostante la loro netta superiorità. Vorrei aprire anche una parentesi sul presidente Vigorito”.

Prego.

“Quando ho saputo della sua decisione mi è dispiaciuto molto, perché ho avuto modo di conoscerlo e mi ha fatto l’impressione di essere una persona disponibile a fare il bene della città e dell’intera regione. In nove anni di gestione non ha badato a spese e questa la dice lunga, soprattutto se si considera il periodo di crisi che stiamo vivendo. Mi auguro che torni sui suoi passi perché sarebbe un vero peccato per un uomo così. Nella vita ci sono i periodi positivi e negativi. So che nel suo lavoro è tra i più apprezzati, mentre al momento non sta vivendo un bel periodo con il calcio. Non conosco le problematiche interne, ma personalmente gli consiglierei di insistere”.

Sono vere le voci di un suo interessamento a dei calciatori giallorossi?

“Non lo scopro io che il Benevento detiene il cartellino di calciatori di livello ed è scontato che abbia segnato qualche nome. Al momento, però, la nostra concentrazione è tutta riservata ai play off. Solo dopo gli spareggi ci riuniremo per parlare del futuro e mettere sul tavolo i nomi di eventuali obiettivi di mercato”.

Che differenza c’è, secondo lei, tra la B e la Lega Pro?

“Tutti i campionati hanno le loro caratteristiche. In Lega Pro, secondo me, c’è un agonismo esasperato. In B è lo stesso, ma con maggiore qualità. Queste due categorie le vedo abbastanza vicine. Il calcio cambia tantissimo, invece, in serie A. Nella massima serie ci sono squadre che hanno in rosa calciatori che possono risolvere la partita in qualsiasi momento”.

Come sta vivendo Pescara il sogno play off?

“C’è grande entusiasmo. Siamo riusciti ad arrivare in semifinale e ora ce la giochiamo alla pari con il Vicenza. Credo che quest’anno non si possano fare pronostici perché tutte e quattro le squadre sono equivalenti. Ci auguriamo che vada tutto per il meglio”.

Sui recenti scandali che hanno colpito il calcio cosa si sente di dire?

“Mi auguro che tutto ciò avvenga per migliorare e per pulire questo sistema. Bisogna imparare dalle sconfitte per poter risalire”.

Ivan Calabrese