Sub morti. Il corpo della piccola Lara bloccato nella grotta

Il corpo della 13enne sarebbe stato individuato a 12 metri di profondità

L' immersione nella piccola grotta non era considerata difficile ed Emanato era un sub di larga esperienza.

Ischia.  

 

di Simonetta Ieppariello

 

Troppo dolore per la comunità di Bacoli travolta dalla tragedia della morte in mare di due concittadini. Antonio e Lara. Lui un esperto subito. Lei la sua giovane e promettente allieva tredicenne. 

Un immersione come tante, già fatte. Poi qualcosa è andato storto e in superfice i due non sono mai tornati. Pomeriggio tragico nel mare che divide Ischia e Procida, all’altezza della cosiddetta Secca delle Formiche.
Due sub, durante l’attività di diving, sono scomparsi. Alle 14.30 è stato recuperato il cadavere di Antonio Emanato, 42 anni, sub esperto e  proprietario del "Diving Center Sea Word" di Baia, frazione di Bacoli.

Resta dispersa la sua allieva, Lara Scamardella, una ragazza di 13 anni di cui sarebbe stato individuato, e non ancora recuperato.

Il corpo senza vita della 13enne sarebbe all’interno di una grotta, a dodici metri di profondità. Sul posto il nucleo sub dei vigili del fuoco e gli uomini del Circomare di Ischia, al comando del tenente di vascello Alessio De Angelis, e gli operatori di alcuni diving.

Sub con entrambi, nel sangue, la passione per il mare. L'istruttore Antonio Emanato, gestore di un diving con sede a Baia nei pressi del Tempio di Venere di fronte al porto e a pochi passi dalla centrale piazza De Gasperi, da sempre ha praticato la sua passione con talento e tenacia. 

Antonio da alcuni anni gestiva il centro per sub e teneva corsi di addestramento. A Bacoli in tanti non riescono a credere a quanto accaduto. Emanato è ritenuto da tutti un su esperto. 

Giorni terribili per Ischia: venerdì scorso nelle acque di Citara aveva perso la vita la giovane Alessia Piatti, trascinata dalla corrente. A Sorrento poche ore prima un altro morto. A Santa Maria di Castellabate la terza tragedia di un venerdì di morte nel mare della Campania.

Secondo una prima ricostruzione la morte di Antonio e Lara oggi ad Ischia potrebbe essere avvenuta per un percorso in una grotta.

I due sub sarebbero entrati in una grotta con un punto di accesso a 10 metri e con un percorso finale che si trova a 16 metri. E' lì che sarebbe stato individuato il corpo della 13 enne, che non si riesce a recuperare perché i due sub, entrando nella piccola grotta, avrebbero alzato del fango.

In questo modo per i due sarebbe diventato impossibile trovare il punto di uscita dalla cavità. Questa potrebbe essere la dinamica della tragedia nel mare di Ischia.

Lara Scamardella avrebbe dovuto  frequentare l'ultimo anno di scuola media inferiore alla 'Paolo di Tarso'. Amava il mare e le immesioni. Da qualche anno frequentava con assiduità il centro gestito da Emanato. Un talento condiviso e coltivato con passione. Suo padre e suo nonno sono esperti sub.

Si allunga così la scia di vittime in Campania per immersioni rivelatesi fatali (la scheda). In tre persero la vita l'anno scorso a Palinuro (Salerno). Altri 4 nel 2012 sempre nella stessa località del Cilento. Insomma, 9 morti in cinque anni ed altri 7 dal 1984 al 1998.