"E' Natale, sono ore benedette: Venite, attorno al presepe c'è posto per tutti"

Il messaggio di Natale del parroco di Caivano, don Maurizio Patriciello

e natale sono ore benedette venite attorno al presepe c e posto per tutti
Caivano.  

Di seguito il discorso di Natale di Don Maurizio Patriciello:

"Ancora poche ore e sarà Natale. Fa freddo. Nel buio della notte un neonato piange. Mistero di fede e di ragione, quel tenerissimo “ fagottino” è Dio con noi. 

È Natale , riflettiamo sulla vita

Il Bambinello nel presepe ci sfida. Capiamo e non capiamo. Il mistero è questo, una realtà che supera di gra lunga, ma non cotraddice la ragione. Come sempre, in questi giorni c’è chi si lamenta del costo delle luminarie e chi, invece, ne gioisce. Chi conta il numero dei credenti che vanno a Messa e chi al dramma incommensurabile dei paesi in guerra. Chi si sente in diritto di rimproverare le mamme per la tavola imbandita a festa e chi ha bisogno di quel poco di superfluo per continuare il viaggio faticoso della vita. 

Sono ore benedette

Per quanto mi riguarda, sono contento di vedervi contenti. C’è nell’aria, in queste ore  benedette, un non so che di speciale, qualcosa cui  non sappiamo dare un nome che ci invita  a riprendere le forze, a guardare avanti, ad andare oltre. A non arrenderci. A condividere il poco che abbiamo con chi ha meno di noi. 

Condividiamo ciò che abbiamo 

Da dove viene questa gioia immotivata? Che cos’è? Una grazia particolare? Un dono inaspettato del Dio bambino? Non lo so; so solo che ho imparato ad andarci piano nel giudicare. La grazia di Dio non sempre avanza per le vie collaudate e sicure, a volte riesce a scovare sentieri sconosciuti e impervi per arrivare al cuore. 

Non giudichiamo 

«Chi sono io per giudicare?» ha detto un giorno papa Francesco. Già, chi sono io? “ E’ vero, a Natale si è tutti un po’ più buoni, ma poi passa” osserva qualcuno. Può darsi che sia vero, ma intanto è già un fatto positivo che a Natale, chissà perché, avvertiamo una spinta misteriosa ad essere più buoni. 

Una spinta misteriosa ad essere più buoni 

Approfittiamone. Questa dolcezza inaspettata potrebbe aprire la porta a non poche sorprese. Immergiamoci in questa calda atmosfera di Natale. Senza la paura di essere iprocriti, di non sapere poi perseverare. Fidiamoci. Viviamo questo giorno con lo stupore dei bambini. Lasciamoci condurre per mano da un angelo sconosciuto. Un angelo che potrebbe avere il volto di un amico, della mamma, di un sacerdote o di un senzatetto. 

L'angelo, quel volto di un amico

Guardiamo con occhi nuovi, innocenti, complici il mondo dei più  giovani. Non è vero che sono tutti uguali, egoisti, superficiali. Qualche sera fa, alla stazione di Napoli, mentre distribuiva la cena ai senzatetto, un volontario si è imbattuto in un tossicodipendente ormai allo stremo. Era stanco, depresso, sfiduciato.

La gioia della solidarietà

“ Voglio cambiare vita - gli ha detto - aiutami!”. E Gabriele se l’è portato a casa sua. Ieri me lo ha presentato. Erano felici entrambi. Ero felice io. Nei giorni che verranno si vedrà che fare. Di gesti belli e commoventi come questi, in Italia e nel mondo, in questi giorni ce ne sono stati e ce ne saranno tanti. 

La forza della bontà

Quanta carità è passata per le nostre chiese, quanti sorrisi sono stati accesi sui volti sconosciuti da persone sconosciute. Per amore di Dio, per amore dell’uomo o solo perché accesi da una forza misteriosa. Come un fiume carsico tanto bene è scivolato per le nostre mani per finire nelle mani dei poveri. Questa notte le chiese si riempiranno di persone. Tante sono credenti osservanti, altre credenti occasionali, altre ancora non credenti che, chissà perché, hanno sentito un richiamo misterioso e sono accorsi, col cuore pieno di dubbi e di nostalgia. 

Attorno al presepe c'è spazio per tutti

Attorno al presepe c’è spazio per tutti. Ma proprio tutti. La mangiatoia è patrimonio dell’umanità. Nessuno ha il diritto di sentirsi migliore di nessuno; a nesssuno è dato di giudicare coloro che durante l’anno non si sono visti a Messa o sono stati incoerenti con la fede che professano. No, ciò che accade nell’intimo dei cuori  in questa notte benedetta è un miracolo che nemmeno il diretto interessato riesce a decifrare. Facciamo silenzio. Inginocchiamoci. Contempliamo. Adoriamo il Dio- bambino". Maurizio Patriciello.