La tattica: Donnarumma trequartista, prove di 4-3-2-1

Salernitana più ordinata dopo l'uscita di Ronaldo, primo tempo di sofferenza sulla destra

Salerno.  

Quanto sarebbe finita la partita se il Perugia avesse giocato con la formazione titolare? E' questo uno degli interrogativi maggiormente in voga sugli spalti dell'Arechi, popolati da 10mila spettatori che, nonostante la vittoria, non sono rimasti soddisfatti della prestazione offerta da una Salernitana che avrebbe dovuto esprimere un gioco diverso a cospetto di avversari molto giovani e di qualità assai inferiore, almeno sulla carta. Onore, dunque, a mister Bucchi. Quando una squadra gioca a memoria, manovra palla a terra e resta in vita fino al 95' a prescindere dagli interpreti, significa che l'allenatore sta svolgendo un buon lavoro inculcando il suo credo tattico in tutti i calciatori a disposizione. Tornando ai fatti di casa granata, mister Bollini ha optato per un modulo leggermente diverso rispetto al recente passato, schierando la Salernitana con un inedito 4-3-2-1. Terracciano confermato tra i pali, difesa inedita con Laverone e Perico sulle corsie esterne e il tandem Bernardini-Perico al centro della difesa, in cabina di regia il brasiliano Ronaldo, affiancato da Busellato e Della Rocca, con Rosina e Donnarumma nell'inedita veste di trequartisti alle spalle di Massimo Coda. 

Pronti, via e il Perugia ha provato subito a mettere in difficoltà la Salernitana con una serie di palle inattive che non hanno sortito l'effetto sperato. Inizia a fruttare, dunque, il lavoro specifico svolto dall'allenatore sui calci piazzati, vero e proprio tallone d'Achille della gestione Bollini. Soprattutto sulla destra, i padroni di casa hanno sofferto le scorribande offensive dei ragazzi di Bucchi, bravi a creare la superiorità numerica e a proporsi al cross con continuità: al 7' intervento a vuoto di Laverone, attento Terracciano a coprire il primo palo e a respingere la conclusione di Drole. Col passare dei minuti la Salernitana ha iniziato a coprire meglio il campo, merito di un tridente offensivo quanto mai prezioso in fase di non possesso. I terzini, tuttavia, pur avendo spiccate doti di spinta hanno preferito limitarsi al compitino per la scarsa copertura di un centrocampo troppo prevedibile e che rallentava notevolmente ogni azione permettendo alla difesa umbra di far scattare con puntualità la tattica del fuorigioco. La lentezza di Ronaldo ha vanificato una serie di ripartenze e permesso agli ospiti di recuperare un'infinità di palloni sulla trequarti granata, solo la bravura di Perico e Bernardini ha evitato guai peggiori.

Dal 20' in poi il Perugia ha tirato un po' i remi in barca prestando il fianco alle azioni della Salernitana. Spesso Coda partiva dalla fascia favorendo l'inserimento in area senza palla di Donnarumma, Rosina e Della Rocca, abile a proporsi con continuità, ma mai pericoloso negli ultimi 16 metri. Il gol è nato proprio da una giocata del bomber cavese: tiro sporcato da un difensore avversario e deviazione a porta praticamente vuota di Donnarumma per un 1-0 non propriamente meritato. Fino al 45' tanti errori da una parte e dall'altra, con la Salernitana pericolosa soltanto grazie ad un paio di corner ben battuti da Vitale. Nella ripresa primo cambio per Bollini: dentro Zito, fuori Ronaldo, con Della Rocca spostato davanti alla difesa e terzini finalmente più propositivi. Lì cambiava radicamente la prova dell'ex di turno, finalmente più incisivo. Davvero innumerevoli i palloni recuperati nel cerchio di centrocampo, preziosi anche un paio di lanci a tagliare il campo che hanno permesso alla Salernitana di spingere sia a destra, sia a sinistra, contrariamente a quanto accaduto nella prima frazione di gioco.

Grazie alla maggiore copertura in mediana,   il tridente offensivo si esaltava e i padroni di casa riuscivano a creare 3 occasioni in serie sfruttando il pressing a tutto campo, peccato che Coda e Donnarumma abbiano peccato di freddezza al momento della conclusione. Intorno al 20' dentro Caccavallo, fuori Donnarumma e spazio al 4-3-3, ancor di più dopo l'uscita di Rosina e l'ingresso di Improta, tenuto a riposo dopo la prova opaca di Avellino, Il raddoppio nasceva da un erroraccio della difesa avversaria: fallo laterale regalato a Coda, tiro non irresistibile del centravanti di casa e goffo intervento di Elezaj per il 2-0. Fino al 90' poco altro da segnalare, se non un paio di ottimi interventi in diagonale di Laverone, un intelligente possesso palla a tutto campo e la rete della bandiera di Dezi sugli sviluppi di un calcio piazzato. Nella circostanza appare in ritardo il portiere Terracciano che, ancora una volta, non è riuscito a mantenere la porta inviolata. Dopo il triplice fischio boato liberatorio del pubblico: la Salernitana, pur giocando meno bene rispetto alle sfide precedenti, ha vinto una partita importantissima e ripartirà dal successo sul Perugia sperando di modificare le proprie ambizioni. E' chiaro che dal mercato si attendono rinforzi perchè, con le caratteristiche dei centrocampisti, si fa fatica a reggere il 4-3-3

Gaetano Ferraiuolo