Salernitana, nuovo ritrovamento storico dell’associazione "Macte Animo"

Recuperate alcune maglie utilizzate nella Coppa della Liberazione del 1944

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Salerno.  

Un nuovo elemento per ricomporre e soprattutto conoscere la storia della Salernitana. L’associazione Macte Animo 1919 ha reso noto il ritrovamento di alcune maglie indossate dalla Salernitana per disputare le gare della Coppa della Liberazione, torneo disputato nel 1944 e vinto proprio dalla Bersagliera.

Di seguito, il comunicato stampa:

“La storia continua ad emozionare e lo farà per sempre! L’associazione di promozione sociale “Macte Animo 1919” mette a segno un altro colpo, riportando alla luce una delle maglie intime - indossate dalle divisioni di soldati americani sbarcate a Salerno il 9 settembre 1943 nell’operazione Avalanche - e usate successivamente dagli atleti della U.S. Salernitana 1919 per disputare alcune gare della Coppa della Liberazione, primo trofeo calcistico dell’Italia libera, vinto poi dalla Bersagliera.

Il ringraziamento è doveroso per l’amico e appassionato di storia militare Pasquale Capozzolo, presidente dell’associazione Avalanche1943 (autore di alcune pubblicazioni in materia), grazie alla cui consulenza storiografica e bibliografica, è stato possibile intrecciare le informazioni in possesso dell’associazione ed arrivare al risultato.

Come si vede dalla foto, si tratta di una maglia intima (in lanetta) dal colore molto simile ad un fango o sangue marcio, in dotazione a tutti i militari a stelle e strisce. In particolare a Salerno sbarcarono i fanti della 36° Divisione e i paracadutisti della 82° Divisione aerotrasportata. Come già raccontato nel libro “C’è solo una maglia, storia dei colori sociali della Salernitana” del 2018, le maglie finirono sui banchi del “mercato delle pezze americane” e lì furono acquistate dai dirigenti della Salernitana in cerca di casacche da gioco a buon prezzo. Una volta in città, si decise di tinteggiarle in modo molto artigianale ed alla fine il risultato fu uno sgargiante colore granata, divenuto poi simbolo della squadra del cavalluccio”.