"Sannino Cam", il derby vissuto dal tecnico in panchina

Tante indicazioni per gli esterni, rabbia per l’ennesimo gol preso su palla inattiva

Salerno.  

Il tecnico della Salernitana Beppe Sannino ha vissuto come di consueto la partita dei suoi ragazzi in maniera molto empatica. La scelta dell’undici di partenza aveva fatto storcere il naso e non poco ai tifosi granata, ma i fatti hanno dato ragione al mister. Luiz Felipe, preferito con coraggio a Mantovani, ha disputato un’eccellente partita d’esordio, condendola addirittura con un gol vittoria. L’assenza di Odjer ha costretto il tecnico a sperimentare con successo una mediana arcigna composta da Della Rocca, Busellato e Zito. A pagarne lo scotto in nome dell’equilibrio tattico è stato Alfredo Donnarumma.

In panchina Sannino si è mostrato concentrato e contenuto nel manifestare le proprie emozioni nei primi minuti. La traversa colpita da Improta al 13’ minuto del primo tempo non l’ha scalfito minimamente. Il tecnico di Ottaviano, nel corso della gara, si è sbracciato molto nel tentativo di richiamare i suoi a mantenere la posizione in fase di non possesso e a velocizzare le ripartenze. Oggetti delle sue indicazioni sono stati gli esterni, in particolare Vitale. Sannino ha chiesto loro una spinta costante in fase di possesso sulle fasce, richiamando il continuo supporto di un compagno a chiudere i triangoli con i due interpreti sugli esterni.

Il primo richiamo da parte del IV uomo arriva al 19’minuto del primo tempo, il motivo, tanto per cambiare, le continue evasioni dall’area tecnica. Sannino è stato l’unico della sua panchina a non esultare sul gol di Della Rocca. Le partite durano 90’ minuti, Sannino lo sa bene ed è per questo che contiene la gioia. Gioia che mostra tutta sul gol del raddoppio di Luiz Felipe.

Sul finale di gara, quando il Benevento cominciava a farsi davvero pericoloso, il tecnico diventa un vulcano. Continue le indicazioni urlate alla volta dei suoi. L’obiettivo è quello di invitare la squadra a fare possesso e giocare semplice. La rabbia esplode al gol del Benevento, l’ennesima disattenzione su palla inattiva che, ancora una volta, poteva costare cara alla Salernitana. Stavolta però l’epilogo è stato diverso, e da oggi la parola d’ordine dev’essere continuità.

Vincenzo Amendola