Roba da chi l’ha visto…..Da più di tre settimane, nessuna traccia del postino nelle campagne di Ariano Irpino. Masciano, Maddalena, Orneta, fino al confine con Villanova del Battista sono ormai letteralmente è proprio il caso di dire, isolate.
“Se si assenta per qualsiasi motivo, a volte per malattia, il postino titolare della zona – ci spiega un abitante – è la fine. E quando ritorna, se ritorna, ci recapita posta anche vecchia di un mese con bollette ampiamente scadute, questa la cosa più grave. Ma si verifica pure che corrispondenza o piccoli pacchi che da verifiche via mail risultano consegnati, in realtà non siano mai arrivati a destinazione, finiti chissà dove”.
Una situazione decisamente intollerabile. Un disservizio, causato a quanto pare, dai tagli al personale decisi dall’alto, all’interno di Poste italiane. Un Piano di razionalizzazione che prevede una riduzione del personale e quindi la consegna della posta a giorni alterni come pure l’apertura di molti uffici un giorno sì e uno no. Una situazione che colpisce e mortifica sia i dipendenti stessi che l’utenza.
“I servizi offerti da Poste Italiane Spa e dai suoi mille dipendenti in Irpinia sono fondamentali nello svolgimento di moltissime attività quotidiane.” E’ quanto ha affermato pochi giorni fa il sindaco di Ariano Domenico Gambacorta. “L’apertura a giorni alterni degli uffici o addirittura lo stop al servizio nei piccoli comuni (il 64% dei paesi irpini conta meno di tremila residenti) comporterebbe pesanti disagi per famiglie e imprese. Significherebbe un arretramento nella qualità della vita delle nostre comunità, anche in considerazione delle chiusure già effettuate di ospedali e tribunali. Il Consiglio Provinciale dice “no” all’ipotesi di eliminare altri sportelli postali sul territorio, approvando all’unanimità la mozione che ho proposto all’aula. Anche i segretari di Cisl e Uil, Mario Melchionna e Luigi Simeone, insieme ai rappresentanti di categoria, Alfredo Canarino e Massimo Zaccaria, presenti alla seduta, hanno condiviso l’iniziativa. Chiediamo un incontro urgente con la direzione regionale e con quella provinciale di Poste Italiane per un confronto sul piano di razionalizzazione. Sollecitiamo la Regione Campania e l’Anci - Associazione Nazionale Comuni Italiani - a fare lo stesso.”
Gianni Vigoroso