E’ il Savianoday ma la città, o meglio il quartiere la Sanità lo accoglie con una striscione che svetta sul Ponte del rione e avvisa: «Saviano, Napoli ha bisogno di amore non di fango». la scritta, di Napoli Nazione, è apparsa in mattinata dove lo scrittore ha presentato al Teatro il suo libro, «La paranza dei bambini». Le porte del teatro sanità si aprono alle 18.30. ma fuori la fila c’era già dal primo pomeriggio. La presentazione del libro avviene in un luogo speciale: proprio nel quartiere de «La paranza dei bambini», che è anche il quartiere di Genny Cesarano, il ragazzino ucciso per «sbaglio» dalla camorra. Simbolo, suo malgrado, di una città divisa.
Arrivano Alex Zanotelli, padre Antonio Loffredo, padre Giuseppe Rinaldi. Lo scrittore napoletano viene accolto con entusiasmo dalle tantissime persone che aspettano di leggere il suo ultimo romanzo. La Paranza dei bambini, 15enni senza pietà né valori che girano per i quartieri di Napoli. Figli di genitori mangiati dai mutui, mansioni, provenienti da famiglie normali o proletarie che però si rendono conto che se investi mille euro oggi ne potrai avere 182mila tra un anno. Questo racconta il libro di Saviano che però non è stato preso bene al rione Sanità che lo ha accolto con uno “schiaffo”.
Immediata la replica dell'autore con un post su Facebook: «Questo striscione lo ha messo lì chi odia Napoli. Perché fango non è raccontare, fango è uccidere, spaventare, terrorizzare, togliere speranza e azzerare ogni futuro possibile». Poi una pioggia di commenti. Lo striscione è stato successivamente rimosso dalla polizia.