Avellino

 

di Andrea Fantucchio

Una fila infinita. Parte dall'ingresso del comune e arriva fino allo sportello dell'ufficio tributi. Cartelle pazze a non finire. Ogni cittadino ci racconta storie pazzesche: c'è chi ha pagato tutto. Ma si ritrova a dover saldare cinque anni di arretrati. Chi ha perso la mamma da tre anni, ma la vede inserita nello stato di famiglia. (Clicca sulla foto di copertina. Ascolta le interviste. Montaggio di Matteo Piscopo).

Tutti vogliono sapere entro quando dovranno pagare. Non c'è una scadenza chiara. Gli uffici aprono solo quattro ore a settimana mercoledì e giovedì. Il personale non basta. E la gente resta fuori. Una situazione inaccettabile e vergognosa. Come due anni fa. A pagare sono sempre i cittadini. Ascoltate voi stessi.