Ammissione dei mezzi di prova, il no del Tribunale ad alcune eccezioni e, infine, il rinvio al 15 febbraio, quando è in programma una nuova udienza del processo a carico delle quattro persone - presidenti, amministratori delegati e direttori generali di due istituti di credito – spedite a giudizio in un'indagine della guardia di finanza in materia di usura bancaria.
Nell'elenco degli imputati figurano Corrado Mariotti, 72 anni, presidente della Banca Popolare di Ancona dall'8 dicembre 2005 al 31 marzo 2008, Antonio Martinez, 77 anni, di Milano, e Luciano Goffi, 62 anni, rispettivamente amministratore delegato (dall'8 dicembre 2005 al 28 aprile 2006) e diretore generale (dall'8 dicembre 2005 al 31 marzo 2008) della stessa banca, e Franco Zanetta, presidente della Banca Popolare di Novara, difesi dagli avvocati Angelo Peluso, Paolo Piccialli, Andrea Ranghino e Luca Fusco.
Nel mirino degli inquirenti sono finite le somme che sarebbero state prestate ad un imprenditore beneventano in difficoltà economiche – Orazio Marchetti, parte civile con l'avvocato Andrea De Longis senior -, facendosi promettere – sostiene l'accusa – interessi usurari, “comunque superiori al tasso soglia normativamente previsto, considerati in detti tassi sia le condizioni illegittimamente praticate sia la commissione massimo scoperto”.
Come si ricorderà, per la stessa inchiesta, nel gennaio 2015 il giudice Gelsomina Palmieri aveva deciso il non doversi procedere, perchè il fatto non costituisce reato, nei confronti di otto dirigenti e funzionari dei due istituti di credito, ora chiamati in causa con i loro vertici.
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