Ariano Irpino

L’immagine di Norcia un mese e mezzo dopo la terribile scossa del 30 ottobre, una delle più forti dell’ultimo secolo in Italia, è spettrale e appena arrivati alle 6 di mattino, dopo cinque ore di viaggio da Ariano Irpino, ci si ritrova in un bar, parzialmente inagibile, ma comunque utilizzabile per le esigenze primarie, come quelle di lavarsi, bersi un caffè e soprattutto stare un po’ insieme ai volontari della Anpas. Perché fuori, è praticamente un deserto e la temperatura è abbondantemente sotto lo zero. La gente che dorme nei camper, o nei container, verso le sette va a fare colazione alla mensa dei militari o a quella della Protezione civile, dove poco dopo ci offrono un bel thè caldo.

Gran parte della popolazione di Norcia, e delle tante frazioni limitrofe, è stata trasferita negli alberghi sull’Adriatico o al lago Trasimeno. D’altronde il 75% delle abitazioni nel paese di San Benedetto è inagibile. È per questo che in strada - fuori dalle mura si intende – si incontrano per lo più vigili del fuoco. Ce ne sono centinaia impegnati quotidianamente in questa zona del cratere, con i loro turni di 12 ore, che possono diventare anche 24 nei momenti più delicati.

Uno di loro ci accompagna poco fuori le mura, in un Salumificio parzialmente inagibile e momentaneamente adibito a stoccaggio delle merci che arrivano da tutta Italia.

Scaricati i due furgoni, pieni di pacchi alimentari donati dalla sensibilità degli arianiesi nella due giorni di raccolta effettuati dai volontari della associazione Vita e materiale utile all’allestimento di qualche attività commerciale che sta cercando di ripartire con molta fatica. Alle dieci e trenta abbiamo avuto anche il piacere di incontrare il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. Qui, il segretario si è confrontato con i lavoratori impegnati nella gestione quotidiana dell’emergenza come i vigili del fuoco.

A recarsi nella cittadina umbra è stato un gruppo composto da Antony Solmita, Francesco Cuoco, Nicola Grasso, Amilcare Grasso, Gianfranco Grasso, Daniele Grasso, Lorenzo Leva e Liberato Lo Conte. Hanno provveduto a consegnare alla popolazione terremotata beni alimentari e si sono proposti di farlo ancora. Un caloroso ringraziamento è stato rivolto  alle imprese da loro gestite, che hanno contribuito alla buona azione: Ideal Mobili, Party & Company, Sportizzare e Cucina d'asporto Grasso.

Gianni Vigoroso