di Andrea Fantucchio
L'acqua continuerà a mancare nelle ore serali. Almeno fino a lunedì. Questa la Previsione di Alto Calore. Oggi l'emergenza sarebbe dovuta rientrare. Ma nella notte di ieri ci sono stati altri due guasti. Uno riguarda la pompa di Cassano e l'altro Fontana dell'Olmo a Serino. Guasti che costringeranno a chiudere i rubinetti in molti comuni. A partire dalle 21. Per far fronte alle perdite della rete.
(Clicca sulla foto di copertina e guarda il servizio Ottochannel. A cura del collega Angelo Giuliani. Riprese e montaggio di Matteo Piscopo)
Spiega il Presidente Alto Calore Lello De Stefano: «La chiusura serale dei serbatoi ha evitato un'emergenza più vasta. Se non avessimo chiuso i rubinetti, saremmo stati costretti a sospendere l'erogazione d'acqua in mattinata. A causa dei guasti di stanotte».
In questi giorni molti comuni sono stati costretti a chiudere i rubinetti. Fra gli altri: Mercogliano, Monteforte, Ariano Irpino, Montoro, Aiello del Sabato, Flumeri dove anche questa mattina c'era qualche disagio. Senza considerare diverse aree di Avellino. Aree non coperte dal serbatoio di Sorbo Serpico.
Dice in proposito De Stefano: «Ne ho sentite di tutti i colori. Anche nel capoluogo. C'è chi dice che avremmo privilegiato il centro città. A discapito delle periferie. Assurdo. Dipende dalle pendenze e dai serbatoi. Quello di Sorbo Serpico non ha avuto problemi. Mentre le aree di Cesine e dei Pennini sono senz'acqua: queste zone sono alimentate da un altro serbatoio».
Ora si lavora giorno e notte per ripristinare i servizi. Siamo entrati negli uffici di Mercogliano. Ci sono tecnici che incessantemente monitorano la situazione. Mentre altri sono in giro per la Provincia a riparare i contatori. Questa mattina c'è stata anche una riunione fra i capiservizio per fare il punto della situazione.
La causa dell'emergenza: contatori rotti per il gelo. Mancanza di supporto dall'Acquedotto Pugliese. L'emergenza freddo in Puglia ha colto la regione impreparata. Con 7mila contatori rotti. E così è venuto a mancare il supporto alla Campania.
Un appunto doveroso. L'Irpinia in passato ha dato via la sua acqua praticamente gratis alla Puglia. E ora, per riprendersela, deve pagare. Scelte miopi che si ripercuotono sulla quotidianità. A partire dalle tasse sull'acqua. Scelte che rendono più difficoltosa la gestione delle emergenze. Situazioni difficili, come quella attuale.
Conferma De Stefano: «Il mancato aiuto della Puglia ha reso più difficoltosa la gestione dell'emergenza. Ora la Regione ha promesso sei milioni per la nuova pompa di Cassano. E per diversi interventi sulla rete idrica. Rete ormai obsoleta. La pompa di Cassano avrebbe permesso di gestire meglio l'emergenza. Inoltre, ci mancano i pozzi di Montoro. Chiusi dopo il "caso tetracloroetilene (agente inquinante)"».
Per Avellino. De Stefano aveva pensato di realizzare un collegamento fra il serbatoio che alimenta la zona centrale e quello che serve la periferia. Ma la diversa pendenza rende l'ipotesi impraticabile.
Insomma, si sta facendo il possibile per far fronte al disagio. Ma l'Irpinia non può dormire sogni tranquilli. Per via della nuova emergenza meteo. Altra neve prevista da domenica.
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