Camposano

Quasi 900mila tonnellate di umido che, per essere lavorate, vengono portate fuori regione. Perché? Purtroppo, in Campania esiste un solo impianto funzionante, quello di Salerno. Per chiudere il ciclo dei rifiuti in Campania c’è bisogno di almeno 25 impianti per il trattamento del compost, spalmati nelle cinque province. Ad indicare la soluzione il Governatore Vincenzo De Luca  I fondi ci sono: 222 milioni del Patto per la Campania.

Ma quali sono i siti che potrebbero ospitare gli impianti? In primis gli Stir di Giugliano e Tufino in provincia di Napoli, quello di Battipaglia nel Salernitano e quello di Santa Maria La Fossa nel Casertano, che saranno interessati da lavori di ampliamento e di ammodernamento tecnologico. Poi, ci sono i Comuni che hanno fatto richiesta per ottenere in cambio benefici economici. È il caso di Pomigliano d’Arco, Afragola, Villaricca, Marigliano e Casalnuovo.

Intanto sui territori è polemica. A sparare su De Luca è il deputato di Forza Italia, Paolo Russo: «Tolgono le ecoballe e ci piazzano l’umido. Siamo alle solite: prima Bassolino ed ora De Luca continuano a ritenere il nolano una sorta di pattumiera a pedale. Ogni volta che il Pd governa la Campania – aggiunge il parlamentare azzurro - dobbiamo difenderci da incursioni ed oltraggi».

Contro i siti di compostaggio si schierano anche i sindaci. Come quello di Camposano, l’ex deputato Franco Barbato: «Basta rifiuti. Guai a quei sindaci che permetteranno un ulteriore devastazioni del territorio. Siamo stati già martoriati. Ora servono le bonifiche».

Di seguito il servizio andato in onda nel tg di OttoChannel 696 con tutte le interviste.