Ariano Irpino

"Siamo venuti dalla Svizzera per te, dove sei Pasqualino, qualunque sia il tuo problema, lo risolviamo insieme, siamo qui per abbracciarti."

A parlare sono Oto e Carmine, 58 e 54 anni, arrivati entrambi dall'estero dopo la notizia della misteriosa scomparsa del loro fratello Pasqualino La Porta.

"Per favore, fatti vivo, non sappiamo cosa pensare, siamo pronti a tutto pur di rivederti, ti stiamo aspettando a braccia aperte."

Entrambi hanno lasciato i loro affetti familiari in Svizzera, per correre in aiuto ad un fratello sparito nel nulla e ad un padre ricoverato in condizioni non di certo felici in un letto d'ospedale. 

"Speriamo di poter ricevere al più presto qualche notizia, non sappiamo minimamente cosa sia potuto accadere, non conosciamo questa realtà, vivendo distanti da qui, siamo frastornati ed increduli per quanto accaduto."

Poi entrambi rivolgono un accorato appello al Prefetto di Avellino Carlo Sessa e agli inquirenti che stanno conducendo le indagini.

"Fate presto, più tempo passa e più aumenta la nostra preoccupazione e angoscia. Siano pronti a scendere in campo anche noi, in prima persona nelle attività di ricerca. Ci sono troppe segnalazioni e notizie che ci fanno temere il peggio o almeno rassicurateci voi stessi se avete elementi diversi. Siete anche voi padri di famiglia, calatevi per un attimo nel nostro dolore, non ce la facciamo a restare ancora un altro giorno senza notizie. Ci auguriamo che possano partire al più presto le ricerche in maniera incisiva con l'impiego dei cani molecolari, soprattutto nelle zone maggiormente indicate dalla gente e giudicate impervie e famigerate. Non lasciateci soli, aiutateci a trovare nostro fratello Pasqualino.

Redazione