Ariano Irpino

I loro nomi sono ancora negli archivi delle persone scomparse. Fantasmi inghiottiti da un buco nero e da un silenzio carico di strani presagi. Anziani spariti come per magia dalla faccia della terra.

Orlando Scala, ultranovantenne di Fontanarosa, era uscito dopo pranzo da casa per fare una passeggiata e non ha più fatto ritorno.

Antonio Fabbo, agente di commercio di Torre le Nocelle affetto da una lieve forma di morbo di Alzheimer, era uscito una mattina d'inverno per fare delle consegne  ma solo il furgoncino bianco è stato rinvenuto qualche giorno dopo su una montagna nel territorio di Sant'Agata de Goti. Dell'uomo, cognato dell'ex sindaco di Montemiletto, Valerio Capone, nessuna traccia se non qualche segnalazione di mitomani giunta telefonicamente alla famiglia. Poi nulla più. Silenzio fitto sulle vite di uomini invisibili. I familiari ne hanno regolarmente denunciato l'allontanamento da casa ma nessuno li ha cercati. Nel caso di Fabbo, ricorda Barbara Ciarcia, sono stati i familiari a insistere perché il caso non fosse archiviato e le ricerche fossero riprese in quella zona impervia dove un pastore romeno aveva ritrovato il furgone parcheggiato.

Oggi, a distanza di molti anni dai due allontanamenti, Orlando Scala e Antonio Fabbo, sono stati dichiarati morti dalla legge italiana e da uno Stato che non ha fatto nulla per ritrovarli.

Gli ultimi misteri più recenti riguardano due donne, Michelina Mariello e Maria Carmela Cassiodoro, le due ottantenni di Vallesaccarda e Ariano Irpino sparite nel nulla e mai più ritrovate né vive, né morte. Un giallo fitto che accomuna tristemente l’arianese e la baronia. A nulla erano valse le operazioni di ricerche che avevano visto attivamente impegnati, forze dell’ordine e volontari negli anni scorsi con il coordinamento della protezione civile regionale in due zone particolarmente impervie.

Due vicende per certi versi analoghe, Michelina e Maria Carmela 85 anni la prima e 82 la seconda, volatilizzate nel nulla, con motivazioni sconosciute per entrambe e ancora inspiegabili. I familiari non hanno in mano nulla, neppure un pezzo di stoffa, una scarpa, un capello per piangerle da morte.

Dopo le ricerche ostacolate da pioggia e neve  entrambi i casi sono rimasti avvolti da una cappa di silenzio e buio pesto. La prima storia a Vallesaccarda risale al marzo 2009 la seconda invece ad Ariano Irpino al dicembre 2012.

Oggi l’unica certezza è che le due anziane donne irpine, insieme ai pensionati del Medio Calore fanno parte di quel lungo elenco di persone, che non verranno mai trovate.  Ed è davvero inquietante il report del commissario straordinario del governo, inerente, l’aggiornamento delle persone scomparse in Italia. 

Il Tempo.it è il più dettagliato e aggiornato: “Un numero incredibile di 34.562 persone scomparse nel nulla. Dal 1974 le statistiche vengono aggiornate quotidianamente. E se le persone scomparse, al 31 dicembre 2014, erano 29.234, l’anno seguente aumentavano del 18%. Il Viminale ha infatti spiegato che alla fine del 2014 erano state registrate 150mila denunce, mentre nel 2015 sono state 166.280 le persone che si sono rivolte alle forze dell’ordine perché un loro parente era scomparso nel nulla.

Fortunatamente il trend dei ritrovamenti è salito dell’80%. Questo vuol dire che sono state ritrovate 131.718 persone. 34.562. Il numero degli scomparsi è incredibilmente alto. E’ il Lazio la regione capolista di questa angosciante classifica: 7.089 casi. Come se ad un tratto quasi tutta una delle due curve dello stadio Olimpico svanisse nel nulla. Al secondo posto c'è la Sicilia (6.362). Poi la Lombardia (3.562), la Campania (3.398) e la Puglia.”

Da martedì scorso è giallo ad Ariano Irpino per la misteriosa scomparsa di un padre di famiglia, Pasqualino La Porta, 48 anni, separato, due figli. Dopo aver trascorso la notte in ospedale accanto a suo padre ricoverato, ha lasciato la fiat punto in un'area parcheggio, poco dopo il Pronto Soccorso ed è sparito nel nulla. Avvistamenti sono stati segnalati nel triangolo Cardito, Russo Anzani e Variante. Poi più nulla, buio pesto. Ricerche condotte dai carabinieri e volontari Aios, familiari in apprensione ormai da cinque giorni, senza una sola notizia di Pasqualino. E' di oggi l'appello disperato al Prefetto Carlo Sessa affichè venga attivata immediatamente l'unità di crisi. Riflettori nazionali da questa sera sul caso, da parte di Chi l'ha visto?

Redazione