Ariano Irpino

"Ci auguriamo che Pasqualino si sia allontanato in modo volontario e stia bene in salute. Tutti fino a ieri, fino all'articolo di Gianni Vigoroso abbiamo creduto che si stesse facendo il massimo per trovare Pasqualino. Purtroppo a ad una settimana dalla scomparsa dobbiamo scoprire che le ricerche più approfondite, con cani molecolari, elicotteri e squadre delle forze armate specializzate non sono state svolte perché la scomparsa è stata denunciata come allontanamento volontario. E quanto scrive in una nota Ariano in Movimento.

"Neanche l'auto dell'uomo è stata aperta. Allora ciò significa che non è stato controllato l'eventuale utilizzo della carta di credito, così come non è stata data disposizione di cercarlo fuori dal territorio comunale? Sono molti i dubbi su quanto non è stato fatto fino a questo momento. Speriamo che la scelta di considerare la scomparsa di Pasqualino come un allontanamento volontario non sia stata influenzata dalla semplicità di una famiglia che all'improvviso si è trovata catapultata in una vicenda, scopriamo oggi, molto complessa e fuori dalla portata delle nostre singole capacità." 

Nessuno di noi, preso dalla preoccupazione di trovare un proprio caro, si sarebbe preoccupato della classificazione legale del caso. La legge non ammette ignoranza e per questo esistono le Istituzioni dello Stato che dovrebbero guidare il cittadino in caso di necessità o emergenza.

Ora il Prefetto di Avellino conosce il dramma che sta vivendo una famiglia e un'intera comunità, quindi anche se in ritardo metta in atto con urgenza il piano di emergenza in caso di scomparsa non volontaria. Se da una parte la Legge distingue tra due tipi di allontanamento, dall'altro canto la logica suggerisce che solo dopo aver trovato una persona si potrà sapere se lo ha fatto volontariamente o no. Non a caso le testimonianze di chi lo ha visto quella mattina parlano di un uomo con occhi sgranati che sembrava avesse perso il controllo di se.

La volontà di un uomo in queste condizioni, visibilmente alterato, non è guidata da scelte razionali e quindi è verosimile che Pasqualone, come lo chiamiamo noi, seppur allontanatosi volontariamente non sia stato più in grado di gestire le conseguenze di questa scelta. 

Tutti potranno convenire che se si continua a seguire la strada delle ipotesi (allontanamento volontario o non volontario, fuggito per amore o per soldi e chi più ne ha più ne metta) significa che non si sta facendo una ricerca seria.

Se fino a questo momento si è perso del tempo prezioso, ora bisogna che tutti, dai singoli cittadini al Prefetto, facciano la loro parte per aiutare Pasqualino e la sua famiglia.

Redazione