L’emergenza rifiuti si potrà risolvere solo quando la provincia di Avellino si deciderà a dotarsi degli impianti di compostaggio, indispensabili nella organizzazione del ciclo integrato.
Va da sé che la soluzione non può passare attraverso l’ennesima penalizzazione della Valle del Sabato: su quest’area occorre intervenire solo ed esclusivamente per bonificarla.”
Lo afferma Angelo D’Agostino, deputato componente della Commissione Ambiente della Camera. “In questa fase decisamente delicata per la nostra provincia, – prosegue il parlamentare - le istituzioni devono acquisire il linguaggio della chiarezza: Regione e Provincia si esprimano attraverso provvedimenti concreti per dire no all’ampliamento dello Stir e si rendano promotrici di un’iniziativa che serva ad individuare in tempi rapidi i luoghi più adatti ad ospitare gli impianti di biodigestione.
A tal proposito va chiarito ai cittadini che si tratta di impianti che non hanno un impatto ambientale negativo e che possono rappresentare una risorsa per le comunità ospitanti. Vale la pena ricordare, inoltre, che questi impianti non solo permettono lo smaltimento della parte biodegradabile dei rifiuti e, quindi, la riduzione dell'impatto ambientale, ma hanno come ‘prodotto finale’ il compost, sostanza che il nostro Paese importa a prezzi significativi per le varie necessità, in particolare nel settore agricolo.”
“E’ evidente che le amministrazioni comunali che dicono sempre ‘no’ non fanno gli interessi dei cittadini; ancora peggio chi strumentalizza questi temi a fini elettorali. Chi poi immagina – chiude D’Agostino - di risolvere i problemi delle nostre comunità con la logica dell’ ‘ovunque ma non nel mio giardino’ dimostra di essere del tutto inadeguato alla gestione della cosa pubblica e di non avere a cuore le sorti della nostra Irpinia.”
Redazione Av