Prelevavano corrente gratis, grazie a un magnete fissato sul contatore. Nei guai una coppia di coniugi, incastrata dalla Polizia di Ariano. I fatti si sono verificati all’interno di un locale pubblico. Un fenomeno che sembrerebbe molto diffuso in Irpinia. Ecco l'ultimo episodio illustrato nei dettagli i una nota dalla Questura di Avellino.
I fatti. Il personale della squadra amministrativa del commissariato arianese sotto la direzione del Vice Questore Maria Felicia Salerno, ha riscontrato in un locale gestito da una coppia di coniugi il furto di energia elettrica ai danni dell'Enel. La coppia aveva attivato un abile stratagemma per abbattere il costo della bolletta dell'energia elettrica. Il sistema? Semplice: posizionando sull'angolo sinistro del contatore un magnete. In questo modo è stato alterato il funzionamento con l'immediata riduzione dei consumi.
Durante un controllo gli agenti hanno chiesto ai gestori di un bar di mostrare la certificazione di conformità dell'impianto elettrico del locale. Ma è bastato poco per capire che vi fosse qualcosa di strano. La coppia era visibilmente agitata. Gli investigatori si sono insospettiti e i due coniugi sono stati invitati ad aprire il vano dove era custodito il contatore.
La verifica ha permesso di constatare che sull'angolo anteriore sinistro dell'impianto era stato posizionato un potente magnete. Da qui l’immediata richiesta d'intervento del personale tecnico dell’Enel per verificare l'alterazione delle letture provocate dalla calamita. I tecnici dopo aver effettuato le verifiche necessarie, hanno accertato che il funzionamento del contatore era stato alterato, facendo registrare un consumo inferiore del 75% rispetto a quello effettivo. La coppia ha confessato di aver attivato la truffa perché non più in grado di sostenere le spese dell'attività commerciale da loro gestita. Proprio per questo avevano acquistato alcuni mesi prima il magnete da due giovani che si erano presentati nel loro bar raccontando che avevano trovato il modo per risparmiare sulla bolletta, riducendo, attraverso l'acquisto di quella calamita “miracolosa”, la spesa di energia elettrica.
Il personale Enel intervenuto sul posto ha sospeso immediatamente l'erogazione di energia elettrica al bar ed avvisato i titolari che dovranno risarcire l'ente gestore per il danno arrecato. Danno che ammonta a circa 20mila euro. Inevitabile la denuncia all’autorità giudiziaria della Procura di Benevento per furto aggravato di energia elettrica.
Trucchi del genere sono bene noti in tutta Italia e non è la prima volta che accade in Valle Ufita. Un magnete per uso domestico costa circa 400 euro, ma si arriva anche 1500. Si acquistano su internet ma soprattutto sul mercato nero.
Gianni Vigoroso