Soccorsi negati di notte all’Elisuperficie Maddalena ad Ariano Irpino. E in caso di emergenza? Non resta che avviarsi in ambulanza a Napoli o Foggia con tutti i rischi e pericoli. In Valle e Ufita e in Alta Irpinia le due strutture, per usare un termine più appropriato, ancora non decollano.
Ad Ariano l’ostacolo maggiore è la luce, mentre a Bisaccia, il vento e le necessarie misure di sicurezza che mancano. Qui addirittura risulta essere inutilizzato, nonostante le continue battaglie e sollecitazioni agli enti preposti da parte del sindaco Marcello Arminio.
L’Aios ha più volte ripristinato la manica a vento nel sito arianese ed eliminato una serie di situazioni di pericolo. Ma gli elicotteristi del 118 continuano a segnalare giustamente le varie difficoltà riscontrate durante le fasi di atterraggio e decollo, dalla presenza di erbacce e rifiuti, alla recinzione di un parcheggio che risulta essere pericolosa. Struttura nata negli anni scors, insieme al drappello di Polizia, sotto la spinta dell'ex assessore alla protezione civile Nicolino Iacobacci.
Da tempo si attende la realizzazione di un Eliporto in un luogo più idoneo e sicuro. Il Comune non avrebbe dato ancora una risposta sulla scelta del nuovo sito. L’Enac non si pronuncia, mancherebbe infatti un parere necessario relativo ad una proposta avanzata dell’ente. Che fine ha fatto l’altra soluzione prospettata dall’ex direttore dell’Asl Mario Nicola Ferrante, con un finanziamento di un milione di euro?
Come stanno realmente le cose? Che passaggi mancano per portare a soluzione questa gravissima carenza a livello sanitario? Può dare una risposta almeno su questo progetto che riguarda una struttura salva vita, il dirigente dell’Area Tecnica del Comune di Ariano Irpino Fernando Capone?
Gianni Vigoroso