Giunse ad Ariano Irpino in un sabato soleggiato il governatore Vincenzo De Luca per inaugurare l'Arena Pietro Mennea. Fu poi accompagnato in ospedale al Frangipane, dove visitò per la prima volta la struttura sanitaria arianese.
Seguimmo e documentammo il suo tragitto, dove addirittura scambiò un funzionario di Polizia per una giornalista e cascando dalle nuvole nel parlare del territorio arianese evidentemente poco conosciuto anche in termini di estensione e popolazione annunciò un imminente rilancio della sanità, alla presenza di Rosetta D'Amelio, Roberta Santaniello, Enzo Alaia, Domenico Gambacorta, Maria Morgante e Oto Savino. Tutti compreso noi apprezzammo il suo voler impegnarsi seriamente per potenziare il Frangipane. Ma a distanza di sette mesi quella visita non ha prodotto un bel nulla. A cosa è servita? Una semplice passerella come tante?
A fare da cicerone e a spiegare le attività e i successi della cardiologia, il reparto di eccellenza visitato, fu il primario Gennaro Bellizzi, mentre in radiologia Emerico Maria Mazza.
"Prendiamo Ariano come modello in Campania - ebbe a dire De Luca riferendosi alla telecardiologia, mi piace questo sistema e modello operativo." Volle sapere nei dettagli ogni cosa e fu egli stesso a dire: "Definite i programmi, ditemi cosa vi serve, fate i modelli poi ce la vediamo noi." Cosa è successo da quel 1 ottobre 2016? Nulla, tutto è rimasto tale e quale.
Ma nonostante le promesse non mantenute medici e ed infermieri, in una struttura che non conosce fannulloni e furbetti del cartellino, con notevoli sacrifici, fanno di tutto per tenerla in vita ogni giorno ed evitare l'esodo di pazienti verso altre destinazioni.
Gianni Vigoroso