Si illumina il cielo di Foggia, pellegrini e devoti qualcuno a piedi scalzi sfidando anche la pioggia, in auto e in pullman stanno raggiungendo il Santuario dell'Incoronata, come da tradizione, nel giorno dell'ultimo sabato del mese di Aprile. E' la notte più attesa dell'anno per i devoti della Madonna Nera.
Ariano e la profonda devozione alla Madonna Incoronata di Foggia, una storia particolare che non tutti sanno. Un legame molto forte tra la città del tricolle e la Vergine Nera. Peccato però che nessuna amministrazione comunale arianese fino ad oggi, abbia mai pensato di far sentire la sua presenza istituzionale, con tanto di gonfalone ad un avvenimento così importante. Evidentemente sono iniziative che non portano voti tanto da mostrare totale disinteresse pur essendo stati invitati dal rettore del Santuario don Ugo Rega. Ma un segnale della presenza irpina lo abbiamo dato noi, con le nostre telecamere, documentando insieme a Tonino Mauriello la rievocazione dell'apparizione e la lettura del documento che racconta l'avvenimento.
La tradizione ci riporta al 1001, quando l'allora conte di Ariano Irpino, durante una battuta di caccia, vide limpidissima l'immagine della vergine insieme al pastore Stazzacappa. Fu allora che il nobile conte arianese, per rendere omaggio alla madonna, fece costruire una piccola cappellina divenuta poi il grande Santuario dell'Incoronata.
L'alto campanile oggi svetta da ogni parte tra quel folto bosco e il fiume Cervaro. Nel giorno dell’apparizione della Vergine dopo la solenne vestizione, avviene la festosa cavalcata degli angeli su carri addobbati trainati. Vari gruppi giungono da più parti d'Italia e dall'estero, tra fuochi pirotecnici, canti popolari che inneggiano a Maria dell'incoronata. Sono i giorni più attesi dell'anno dai pellegrini e devoti della Madonna. In campo Carabinieri, Polizia e Protezione Civile, per garantire la sicurezza ai gruppi di pellegrini che dalla notte scorsa, armati di torce, stanno raggiungendo a piedi il Santuario dai vari comuni del foggiano tra cui Castelluccio dei Sauri, Bovino, Deliceto, Ortanova, ma anche dall'Irpinia e da diverse città d'Italia, abbiamo incontrato devoti giunti persino da Como e Milano.
Gianni Vigoroso