di Simonetta Ieppariello
Voto comprato, saldato, promesso. E poi, magari, scatti in cabina per mostrare di aver mantenuto l'impegno dato. Sotto compenso, in alcuni casi. Un sospetto, le denunce, i casi in Campania nel giorno del voto per la scelta delle nuove amministrazioni in 88 comuni.
Allarme camorra sulle elezioni nel comune di Sant'Antimo. Trecento schede elettorali sono state trovate in possesso di tre persone, nell’appartamento di un cinquantenne del posto. E' accaduto alle quatto di questa mattina. Un vero caos. I tre promotori della centrale del broglio elettorale sono stati rinchiusi nel carcere di Poggioreale. Gravissime le accuse: associazione per delinquere finalizzata alla promessa di denaro o altro per vantaggio elettorale. I trecento elettori, in attesa di votare a pagamento, rischiano una denuncia per lo stesso reato.
Insieme al proprietario dell’abitazione, i militari hanno fermato anche un 41enne, con precedenti penali, e un 34enne incensurato, tutti di Sant’Antimo. Nelle schede, che sono a libretto era stato messo il nome di un consigliere comunale. Il utto come hanno accertato i carabinieri della compagnia di Giugliano, al comando del capitano Antonio De Lise.
I tre avrebbero effettuato la raccolta nei giorni passati. Il tutto dietro il pagamento di una somma oscillante tra i 30 e cinquanta euro. E su una ventina di schede riconsegnate dai carabinieri agli intestatari, una decina di essi ha ammesso davanti agli inquirenti di aver ricevuto la promessa di pagamento o di aver ottenuto un anticipo rispetto alla somma pattuita.
Intanto da questa mattina era già esploso il caso delle foto in cabina. La prima denuncia era errivata nelle prime ore del voto a Bacoli.
Si è reso necessario l'intervento dei carabinieri nella sezione numero 9 del seggio di Baia dove un elettore ha fotografato con il cellulare, la propria scheda elettorale dopo aver votato all'interno della cabina. Il presidente di seggio, avendo visto il flash, ha bloccato l'uomo e ha chiesto ai carabinieri presenti un controllo. I militari hanno sequestrato sia lo smartphone sia la scheda elettorale fotografata. L'elettore sarà denunciato alla Procura della Repubblica. Il voto intanto è stato annullato. Rallentate per alcuni minuti le operazioni di voto.
Un altro intervento, questa volta della Digos, c'è stato ad Acerra, dove una donna è stata sopresa con una foto del voto sullo smartphone. A Torre Annunziata un 19enne ha immortalato la preferenza. Avrebbe detto di averlo fatto per mostrarla al cugino. Denunciato un uomo anche a Mondragone, nel Casertano.
Poi, il caso di un votante che si è trovato la scheda con la preferenza già espressa. I fatti sono accaduti al seggio n. 1 di via Ticino, a Melito. La funzionaria, accertata l’irregolarità e verbalizzato la denuncia ha annullato la scheda. Segnalato tutto ai carabinieri. E' accaduto nella scuola De Curtis, la stessa che è stata presidiata fino a notte fonda dopo che era stata trovata ieri una finestra rotta.