di Simonetta Ieppariello
Una bambina di 3 anni, Martina Mihajlovic, è arrivata già morta al pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni Bosco con i classici sintomi dell'asfissia.
La piccina risiedeva nel campo rom sulla circumvallazione di Scampia. L'ospedale ieri è stato presidiato dalle forze dell'ordine. Diversi rom si sono riversati nel polo sanitario per stare accanto ai familiari. Drammatiche le scene di disperazione si sono vissute nelle zone accoglienza, dove in tanti si sono disperati per la tragedia della piccina di soli tre anni.
E'stata ascoltata la madre che ha riferito di aver trovato la bambina già morta in macchina. E' stata la stessa donna, con lo zio, ad accompagnare la bimba all' ospedale dove i sanitari non hanno potuto far altro che verificarne il decesso.
Sulla fronte una ferita, il corpo sul sedile anteriore. In un primo momento le versioni erano state differenti. Erano corcolate notizie diverse come quella del rinvenimento del corpo della piccina nel bagagliaio della vettura.
Il dramma si è consumato nel campo nomadi di Cupa Perillo a Scampia. Il corpo sarebbe stato trovato sul sedile anteriore dell'auto del nonno dove è rimasta presumibilmente per ore sotto il sole. La vettura pare non fosse chiusa né dall'esterno, né dall'interno.
Saranno i sanitari dell'ospedale San Giovanni Bosco di Napoli, dove la piccola è giunta già cadavere, ad accertare le cause del decesso dovuto probabilmente a un malore, forse ad asfissia.
Si indaga. Incongruenze. Notizie differenti circolate. A insospettire gli investigatori la presenza di una ferita sulla fronte della piccola. Frutto di una caduta o di un colpo ricevuto? E' giallo fitto, ma nelle prossime ore potrebbe arrivare la svolta per fare chiarezza su una tragedia che ha scosso la comunità rom e non solo.
Di certo sembra che la bimba non sia stata dimenticata in auto. Forse ha perso i sensi per la botta alla testa o potrebbe essersi addormentata sotto il sole. Ma c'è anche l'ipotesi di un gioco finito intragedia.
La madre ha riferito di essere uscita dal campo e, non avendola trovata al suo ritorno, di averla cercata per ore
fino a trovarla nell'auto del nonno priva di sensi.
Di qui la corsa disperata verso l'ospedale napoletano San Giovanni Bosco, dove si sono presentati la madre e lo zio della piccola. Ma per la bimba non c'era già più nulla da fare.
LA DINAMICA. Ieri alle 16,30 di ieri un gruppo di rom in ospedale, al San Giovanni Bosco, scorta il corpo ormai senza vita di una bambina dai lineamenti sottili e dai lunghi capelli bruni. La madre e la nonna si disperano. All’ospedale convergono le Volanti dell’Ufficio preven- zione generale e del commissariato locale. Scene strazianti hanno scandito le ore a venire.
LE INDAGINI. «Era in compagnia del nonno. Mentre giocava con gli amichetti del campo - racconta agli investi- gatori - qualcuno l’ha chiusa nel bagagliaio di un’auto». Avrebbe raccontato la madre. Ma poi la signora fornisce una seconda versione. Insomma, secondo quanto riferito in un primo momento l'ipotesi è quella di un tragico gioco finito nel peggiore dei modi. Ma poi la signora racconta di averla trovata sul sedile anteriore. La piccina ha una piccola echimosi sulla tempia. Insomma, la piccina potrebbe essere morta per un gioco finito male, piuttosto che per altri motivi. Ora indagano gli inquirenti per far luce su quanto accaduto. Sarà l'autopsia a fare chiarezza.