di Simonetta Ieppariello
Una bufera giudiziaria che ha travolto le università italiane. Nelle conversazioni tra i «baroni» coinvolti nell’inchiesta della procura di Firenze emergono «logiche territoriali», «doppiogiochismi», «omerta`», «accordi tra correnti», «trattative», «swap» e i «bottini»: cattedre di diritto nelle universita` pubbliche, diritti trasformati in privilegi garantiti «ai super raccomandati».
Una inchiesta che travolge il mondo degli atenei italiani. In lungo e in largo, attraversando regioni e diperatimenti, di tante realtà.
Anche in Campania.
Avrebbe favorito un figlio dell’ex ministro Zecchino nell’assegnazione di un posto di ricercatore alla facoltà di Lettere: Lucio d’Alessandro, rettore dell’università Suor Orsola, ha ricevuto un avviso di chiusura delle indagini preliminari per abuso di ufficio; oltre a lui sono indagati altri tre docenti: Giovanni Coppola, Anna Giannetti e Alessandro Viscogliosi. La notizia si è diffusa ieri sera, proprio mentre il professore d’Alessandro era ospite di Bruno Vespa a «Porta a porta» per commentare l’inchiesta della Procura di Firenze sulla spartizione delle cattedre.
Il professore d’Alessandro, difeso dall’avvocato Vittorio Manes, che ieri sera ha preso parte alla trasmissione «Porta a porta» proprio per commentare il malcostume che emerge dall’inchiesta fiorentina sulle abilitazioni all’insegnamento universitario, non intende entrare nello specifico ma commenta: «È una vicenda molto vecchia e risalente nel tempo, sulla quale mi sento davvero sereno. Non desidero rilasciare dichiarazioni perché non intendo in alcun modo interferire con il delicatissimo lavoro della magistratura»..
Ai quattro indagati è stato notificato un avviso di chiusura dell'inchiesta.
Una inchiesta che si innesta in un contenzioso dinanzi al Tar aperto dal ricorso di una candidata al ruolo di ricercatore assegnato - nell’ormai lontano 2004 - a Francesco Zecchino. Né Ortensio Zecchino, né il figlio Francesco sono indagati.
Intanto il ricorso per due volte arrivato a Tar non è finito.
Al centro c'è il posto di ricercatore a Lettere (storia dell’architettura e storia dei giardini).
Tredici anni fa, quando era prorettore, d’Alessandro avrebbe formato una commissione ad hoc per agevolare Francesco Zecchino, figlio di Ortensio, docente del Suor Orsola e ministro dell’Università e della Ricerca scientifica tra il 1998 e il 2001. La commissione era composta da Giovanni Coppola, Anna Giannetti e Alessandro Viscogliosi; docenti molto vicini all’allora prorettore e a Zecchino: alcuni, infatti, condividono con loro anche l’impegno nel Cesn, il Centro europeo di studi normanni. Tra i vari candidati, il posto di ricercatore a Lettere andò al figlio del politico. Ci furono ricorsi e dalla faccenda si occupò la magistratura amministrativa con sentenze non favorevoli a Zecchino; nonostante tutto, però, il Suor Orsola non cambiò orientamento. Francesco Zecchino, come si legge sul sito del Suor Orsola, è tuttora ricercatore al corso di laurea in Conservazione e restauro dei Beni culturali, facoltà di Lettere.